Il 13 luglio scorso è stata lanciata una petizione online che, al momento, conta 92mila firme sulla piattaforma Change.org contro il ministro dell'interno Matteo Salvini. La petizione, lanciata da alcuni membri di Possibile, ha la finalità di chiedere ai parlamentari italiani una mozione di sfiducia contro il leader della Lega per le sue politiche migratorie e e le sue esternazioni sui migranti.

Laura Boldrini annuncia mozione di sfiducia contro Salvini

La deputata di Liberi e Uguali Laura Boldrini ha accolto positivamente l'iniziativa dei parlamentari di Possibile e, con un tweet, ha fatto sapere che si adopererà per portare in Parlamento una mozione di sfiducia contro Matteo Salvini.

Secondo l'ex presidente della Camera, la petizione serve a 'raccogliere voci in disaccordo con le scelte ciniche, razziste, disumane, oltre che inconcludenti di Matteo Salvini'. La segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, è la prima firmataria della petizione e sui social ha chiarito il perché di questa iniziativa. 'Ha superato il segno' - spiega Brignone - soprattutto in occasione dello sbarco dei 67 migranti della Diciotti a Trapani in cui Salvini si è opposto negando l'accesso ai porti italiani alla nave Vos Thalassa. Giuseppe Civati, leader di Possibile, e i 92mila firmatari sperano di raggiungere l'obiettivo finale delle 150mila, e con l'aiuto di Laura Boldrini di sfiduciare il ministro dell'interno.

Boldrini: 'Questo governo non ha più pudore'

Boldrini, è intervenuta durante l'assemblea di Liberi e Uguali a Milano, attaccando il governo e in particolare Matteo Salvini per le sue dichiarazioni in tema di migranti. Secondo l'ex presidente della Camera stiamo tornando indietro nel tempo: "Questo governo dà indirettamente la libertà di sparare al grido "Salvini Salvini", di pestare un dipendente di colore "perché adesso c'è Salvini; è composto da oltre 60 membri di cui solo 11 sono donne.

Stiamo andando indietro di decenni: siamo diventati i Sauditi d'Europa". Boldrini conclude parlando di caccia al migrante da parte dell'esecutivo: 'Questo governo non ha più pudore, né remore, né tabù: quello che pensavamo che non si potesse mai dire o sentire, invece viene detto e noi siamo ad ascoltarlo. C'è una vera e propria caccia al migrante che rimette in discussione il principio più antico del soccorso in mare.

Questo governo vuole mirare a scoraggiare il soccorso. Fate finta di non vedere, perché poi sono affari vostri'.