Nonostante il governo italiano, con in prima fila il ministro dell’Interno Matteo Salvini, abbia più volte ribadito la chiusura dei porti alle imbarcazioni delle ong, la spagnola Proactiva Open Arms decide di non mollare. Due sue navi, la Open Arms e la Astral, si trovano, infatti, nuovamente all’interno delle acque di competenza delle autorità libiche, pronte ad imbarcare il loro carico di migranti clandestini. È lo stesso Salvini a pubblicare questa mattina, sul suo profilo Facebook, la cartina del Mediterraneo con segnate le posizioni di tutti i natanti appartenenti alle Ong.
Il messaggio allegato è chiaro e non lascia spazio a dubbi: “I porti italiani li vedranno in cartolina”. Un atteggiamento di chiusura stigmatizzato a più riprese (l’ultima ieri, lunedì 16 luglio) dall’ex presidente della Camera, Laura Boldrini (ora deputata di LeU), che ne chiede le dimissioni accusandolo di razzismo.
Il messaggio di Salvini alle Ong
Il titolare del Viminale non poteva essere più chiaro nei confronti delle Ong operanti nel Mediterraneo. Con un post pubblicato questa mattina sulla sua pagina Fb, Salvini si rivolge direttamente ai membri delle Organizzazioni non governative, segnalando che due imbarcazioni della Ong spagnola Proactiva Open Arms (come detto, la Open Arms e la Astral) “sono tornate nel Mediterraneo in attesa del loro carico umano”.
Secondo il leader della Lega, non nuovo ad uscite del genere, ai natanti in questione converrebbe risparmiare “tempo e denaro” perché “i porti italiani li vedranno in cartolina”. Nella cartina pubblicata da Salvini, si vedono infatti le imbarcazioni succitate stazionare nella zona Sar (Search and Rescue) di competenza della Libia.
Le altre navi Ong sono invece divise tra i porti di Malta (Lifeline, Sea-Watch 3, Seefuchs), Tunisi (Sea Eye), Palermo (Iuventa) e Marsiglia (Aquarius).
L’invettiva della Boldrini contro il leader della Lega
Intanto, poche ore prima ella nuova sfida lanciata da Matteo Salvini alle Ong, la parlamentare di Liberi e Uguali, Laura Boldrini, durante l’assemblea del partito tenutasi ieri a Milano, si era scagliata nuovamente contro il ministro dell’Interno e le sue politiche migratorie.
“Questo governo dà indirettamente la libertà di sparare al grido ‘Salvini, Salvini’ - ha accusato l’ex presidente della Camera - stiamo andando indietro di decenni, siamo diventati i Sauditi d’Europa”. Insomma, a detta della Boldrini, l’attuale esecutivo “non ha più pudore, né remore, né tabù” perché ha dato il via ad una “vera e propria caccia al migrante”. La parlamentare di LeU si accoda alla richiesta di mozione di sfiducia contro il ministro proposta da Pippo Civati considerandola “un’ottima iniziativa” contro “le scelte ciniche, razziste e disumane” di Salvini.