Il Ministro dell'Interno Matteo Salvini nelle ultime ore si è espresso sulla questione Tav. Salvini ospite di Radio24 ha fatto il punto della situazione, se bloccare o meno l'opera riguardante l'alta velocità tra Torino e Lione. Intanto il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino fa sapere che a settembre convocherà un meeting delle diverse rappresentanze per far emergere il totale appoggio per la realizzazione dell'opera.
Tav, scontro tra Lega e M5s
Negli ultimi giorni il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli attraverso il suo profilo Facebook aveva 'alzato la voce' in merito a questa delicata questione, e aveva avvertito che nessuno avrebbe dovuto firmare la realizzazione dell'opera.
Inoltre la posizione del Ministro negli ultimi giorni è diventata sempre più ostile nei confronti di questo progetto, infatti secondo alcuni giornali si potrebbe pensare di rinunciare al progetto. A favore di Toninelli è il movimento 5 stelle, che attraverso un sondaggio interno ha espresso il proprio parere negativo alla realizzazione della Tav. Pertanto si aspetta l'arrivo dell'autunno per chiudere la questione. Non è di questo avviso la Lega, che è favorevole alla realizzazione della Tav. Matteo Salvini, ospite di Radio24, si è espresso così sulla questione: "Secondo il mio parere sulla Tav bisogna andare avanti e non tornare indietro, e bisogna analizzare il tutto facendo un'analisi sui costi di realizzazione e sui benefici che questo progetto può trarre".
In questa questione Salvini trova il pieno appoggio da parte del sottosegretario ai trasporti Edoardo Rixi, che in un'intervista al Secolo XIX ha dichiarato che le grandi opere per la Lega sono molto importanti e se ci dovessero essere dei cambiamenti d'apportare verranno accolti senza problemi. Inoltre Rixi evidenzia come dal punto di vista economico si potrebbe addirittura risparmiare, anche se la realizzazione della galleria in territorio Francese è finanziata dall'Italia per il 35%, dall'Europa per il 40 % e da Parigi per il 25%, e ciò non andrebbe bene.
Tav, il punto della situazione
Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è dalla parte dei grillini che vogliono impedire la realizzazione della tratta tra Torino e Lione. Nessuna decisione è stata ancora presa dai piani alti di Palazzo Chigi, in quanto il dossier in merito alla questione Tav non è ancora giunto nelle mani di Conte, dunque bisognerà ancora attendere per ogni presa di posizione.
In caso di addio alla Tav, diversi sarebbero i problemi che riscontrerebbe l'Italia. In primis un blocco dell'opera costerebbe circa 2 miliardi di euro (3 servirebbero per terminarla). In secondo luogo, secondo l'opinione di alcuni esperti, l'Unione Europea potrebbe punire l'Italia, bloccando per almeno 5 anni il finanziamento di grandi progetti. La questione si fa sempre più seria e preoccupante, creando anche delle divergenze all'interno del movimento politico. Il partito 'Fratelli d'Italia' di Giorgia Meloni è preoccupato sulla questione, in quanto non si è ancora presa una decisione, ma anche perché una probabile interruzione della Tav comporterebbe un danno sia economico che produttivo per la nazione. Mentre ancora più duro è il PD, ribadendo che un blocco della Tav comporterebbe delle sanzioni da parte dell'Unione Europea con il blocco dei finanziamenti e tutto ciò sarebbe un danno per l'Italia.