Laura Boldrini ne è convinta: l’unico modo che ha la sinistra italiana per rilanciarsi è quello di presentarsi sotto un unico simbolo alle elezioni europee del giugno prossimo. L’ex presidente della Camera ripropone la sua idea, già avanzata alcuni mesi fa, di dare vita a quella che viene descritta come una “lista innovativa” e “senza simboli di partito” che riunisca tutte le forze politiche e sociali che si definiscono di sinistra intorno a un programma in “5 punti”. L’appello boldriniano arriva da Milano dove, in piazza San Babila, la parlamentare di LeU ha partecipato alla manifestazione indetta per protestare contro il summit tra il nostro ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il primo ministro ungherese, Viktor Orban, fautori di una Europa cosiddetta sovranista.

L’appello della Boldrini alla sinistra

“La sinistra, le forze progressiste, oggi hanno una grande responsabilità - dichiara Laura Boldrini da piazza San Babila a Milano, intervistata da SkyTG24 - quella di capire che le prossime elezioni Europee saranno uno spartiacque”. Insomma, secondo la parlamentare di LeU, “non saranno elezioni come le altre” perché “ne è del futuro dell’Europa”. Spinta dalla necessità di proporre all’opinione pubblica una visione diversa e contraria rispetto alla chiusura, fisica e mentale, proposta dal duo Salvini-Orban, Boldrini si spinge a fare una “proposta Politica”. La sua idea, come già accennato, è quella di dare vita ad una “lista innovativa, senza simboli di partito, con figure innovative”.

Ma non è tutto, perché la nuova sinistra italiana dovrebbe nascere attraverso un’ampia e sentita partecipazione popolare. “Scegliamo tutti insieme 5 punti - si esalta la politica maceratese - e diamo la possibilità ai giovani di partecipare di credere ad una alternativa perché - aggiunge - l’alternativa esiste. Si tratta adesso di ragionare, aggregarci e metterla insieme”.

Prove tecniche di opposizione alla visione di Europa di Salvini e Orban

Insomma, la manifestazione anti sovranista di Milano ha rappresentato l’occasione per mostrare all’Italia e al mondo che una sinistra ancora esiste. E il suo collante potrebbe essere rappresentato proprio dall’opposizione ad una visione considerata gretta e chiusa dell’Europa.

No alla politica dei muri - attacca infatti la Boldrini - all’Europa sovranista e nazionalista, perché nella storia questo ha sempre portato dolore, divisioni, guerre.

Chiaro anche l’avvertimento lanciato contro Matteo Salvini e Viktor Orban. “Dobbiamo dire a questi signori che vogliono distruggere l’Europa che non riusciranno a farlo - si infervora l’ex portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati per il Sud Europa - Orban e Salvini vogliono ricacciarci nel passato, vogliono farci essere chiusi, paurosi”.

Poi, per concludere, l’attacco personale sferrato contro i due nemici politici. Salvini, infatti, starebbe “tentando di svendere l’Italia e gli italiani attraverso il motto ‘prima gli ungheresi’”, mentre nell’Ungheria di Orban “non si può vedere nemmeno Billy Elliot perché è un film che fa propaganda omosessuale”.