La nota di aggiornamento al Def è stata presentata al Cdm giovedì sera e i mercati hanno subito reagito, risentendo dell'incertezza economica sul futuro che provoca la manovra. Ieri Piazza Affari è crollata e lo spread è salito a 280 punti base, ma è poi tornato a 267 a fine giornata. I due vicepremier però si dicono soddisfatti, e non esprimono preoccupazione per la reazione dei mercati. Al comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza a Milano, ill ministro dell'interno Matteo Salvini dichiara che il Def è 'un passo verso la civiltà', e che "i mercati se ne faranno una ragione", liquidando così ogni preoccupazione per l'aumento dello spread.

Le reazioni, Moscovici: 'Quando un Paese produce debito, si impoverisce'.

Dalla Commissione Europea sono subito arrivate le prime risposte, tramite la voce del commisario agli affari economici Pierre Moscovici, che aveva già espresso il suo parere prima del varo del Def. 'Voglio continuare il dialogo con le autorità italiane, dicendo che rispettare le regole non è per noi, ma è per loro, perché quando un paese si indebita, si impoverisce', ha affermato Moscovici in un'intervista alla tv francese Bfm. 'Gli italiani non devono sbagliarsi: ogni euro in più per il debito è un euro in meno per le autostrade, per la scuola, per la giustizia sociale'. Moscovici ha poi dichiarato che molto probabilmente 'il deficit strutturale dell'Italia aumenterà', ma che l'Europa aspetterà di valutare la manovra per poi dare 'diverse risposte', e che in ogni caso non è nell'interesse europeo di provocare 'una crisi tra la Commissione e l'Italia'.

Ha poi assicurato che la Comissione non farà uso di sanzioni contro l'Italia, anche se 'sono teoricamente possibili'.

Altre reazioni sono arrivate anche dall'interno dei confini nazionali: la prima a commentare è stata l'ex-ministro Elsa Fornero, che riferendosi all'esultanza del M5S dopo il Consiglio dei ministri ha detto: "la cosa più penosa è vedere questa esultanza nel momento in cui si caricano i giovani di nuovi debiti.

Non sono mancate le critiche anche dalle opposizioni: 'Di fronte all'irresponsabilità di questo governo non possiamo non alzare la voce', ha dichiarato il segretario del Pd Maurizio Martina a Circo Massimo su Radio Capital, e ha annunciato che domenica ci sarà una manifestazione contro il governo in piazza a Roma.

Anche all'interno della maggioranza resterebbero dei pareri negativi sulla manovra da parte del ministro dell'Economia Giovanni Tria, che potrebbe arrivare a rassegnare le dimissioni anche dopo il varo della manovra.

Pure il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, che giovedì aveva mediato con Tria, non nasconde la sua preoccupazione per lo sforamento del 2%. Il premier Conte però rassicura: 'Le dimissioni di Tria non sono mai state sul tavolo'.

La manovra: reddito di cittadinanza, pace fiscale, flat tax e quota 100

La manovra contenuta nel Def prevede il reddito di cittadinanza, destinato a 6,5 milioni di persone, che avrebbe un costo di oltre 10 miliardi. Si prevede poi la cosiddetta 'pace fiscale' per stralciare i debiti con la pubblica amministrazione, dei quali però bisogna ancora stabilire il limite massimo: porterebbe tra i 3,5 e i 5 miliardi di incassi. Viene introdotta anche la flat tax, che prevede in realtà due aliquote, una al 15% fino a 60 mila euro di fatturato e una al 20% fino a 100 mila euro.

La manovra considera anche la formula 'quota 100' per andare in pensione prima, ovvero avere un'età che sommata agli anni di contributi corrisponda appunto a 100 (con un minimo di 62 anni d'età e di 38 di contributi). Infine, la manovra prevede degli sgravi fiscali, un piano di investimenti da 118 miliardi, un fondo per il ristoro dalle frodi bancarie e lo stop al rincaro dell'Iva.