Mentre in Italia si discute di finanziaria e il dibattito sulla percentuale di deficit da rispettare resta più che acceso, Emmanuel Macron annuncia che in Francia il deficit raggiungerà il 2,8%. L'Eliseo ha presentato la Finanziaria 2019: una manovra, piuttosto complessa, da 25 miliardi che prevede una riduzione delle imposte di 6 miliardi per le famiglie e 18,8 miliardi per le imprese.

Il deficit sarà appena sotto la soglia del 3%

La finanziaria francese 2019 è per meno tasse e un pochino più di deficit. La manovra di Macron farà infatti salire il deficit dal 2,6% dell’anno in corso al 2,8% nel 2019, ovvero appena sotto la famosa soglia del 3%; il tutto a fronte di una crescita prevista all’1,7%.

Il taglio delle imposte previsto di 24,8 miliardi di euro servirà, secondo gli obiettivi del Governo transalpino, a dare nuovo slancio all’economia attraverso il rilancio del potere d’acquisto delle famiglie e la creazione di nuovi posti di lavoro. Per aumentare il potere di acquisto dei lavoratori è prevista la riduzione dei contributi e la defiscalizzazione degli straordinari e della partecipazione dei lavoratori nel capitale delle piccole-medie imprese. Per i redditi più bassi è stato deciso un aumento del "prime d'activité" di 20 euro l’anno sino al 2021, per un totale di 80 euro. Saranno invece indirizzati allo sviluppo delle competenze dei lavoratori e a integrazione delle pensioni minime ben 2,5 miliardi .

È prevista inoltre una riduzione delle imposte sulle case a favore dell’80% dei proprietari.

Il ministro delle Finanze Bruno Le Maire ha dichiarato che l'obiettivo di lungo termine della manovra è quello di "costruire una nuova prosperità a beneficio di tutti i francesi e di tutti i territori”. Soddisfatto il portavoce del governo Benjamin Griveaux perché è il terzo anno consecutivo, e non accadeva dal 2000, che la soglia del 3% viene rispettata.

Molto meno entusiasta l’opposizione al governo che denuncia come la manovra sia solo un’operazione mediatica e per il repubblicano Eric Woerth la manovra è addirittura “disordinata”.

La reazione di Luigi di Maio: 'In Italia come in Francia'

La notizia ha scatenato subito la reazione di Luigi di Maio: "Facciamo come loro, i soldi ci sono anche in Italia e, come la Francia, siamo un paese sovrano", ha dichiarato a riguardo della decisione francese di operare una manovra espansiva per il rilancio dell'Economia.

Il vicepremier pentastellato è sicuro che possiamo fare anche meglio della Francia e senza sfiorare il 2,8% di deficit, l’importante è non rinviare più le misure economiche di cui l'Italia ha bisogno. In particolare, rilancia con decisione a favore del reddito di cittadinanza, misura a beneficio dei "working poor" ovvero chi continua a vivere sotto la soglia di povertà, pur lavorando.