In Italia sarebbero in forte aumento i casi di razzismo e violenza contro di origine africana o rom. Per questo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sta valutando la possibilità di inviare degli osservatori nel nostro Paese. Una sorta di caschi blu anti razzisti, non armati, ma pronti a riferire al Palazzo di Vetro di New York eventuali violazioni dei diritti umani. È questo il senso dell’intervento tenuto ieri, 10 settembre, al Consiglio Onu per i diritti umani, da Michelle Bachelet, ex presidente del Cile e nuovo Alto commissario delle Nazioni Unite proprio per i diritti umani.
Parole che hanno immediatamente suscitato irritazione e stizza negli ambienti politici italiani. Il primo a rispondere alla Bachelet era stato Matteo Salvini che, tra le altre cose, ha minacciato il taglio dei fondi verso una organizzazione ritenuta “inutilmente costosa”. Ma non è stato solo il ‘cattivo’ Salvini a reagire alle accuse di razzismo, visto che anche il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, notoriamente un moderato, ha parlato di accuse “inappropriate, infondate e ingiuste”.
Le accuse dell’Onu e la risposta di Salvini
Insomma, secondo l’Ato commissario Onu, Michelle Bachelet, L’Italia sarebbe un Paese popolato da razzisti che meritano di essere messi sotto controllo dai ‘caschi blu dei diritti umani’.
La Bachelet parla addirittura di “conseguenze devastanti” per i migranti a causa della chiusura dei porti alle imbarcazioni delle Ong, disposta dal ministro dell’Interno Salvini. Il pensiero dell’ex presidente cileno corre ai troppi profughi e clandestini annegati nel Mediterraneo, anche se il numero degli sbarchi è vertiginosamente diminuito nel 2018.
Accuse gravissime, alle quali il titolare del Viminale ha deciso subito di ribattere, prima con un post su Facebook e poi nel corso di una visita alla fondazione ‘Don Gino Rigoldi’ di Milano. Matteo Salvini ricorda agli alti papaveri delle Nazioni Unite che l’Italia non può essere accusata di razzismo, visto che negli ultimi anni ha accolto più di 700mila migranti, senza ricevere aiuto da nessuno.
Nemmeno da una organizzazione “prevenuta, inutilmente costosa e disinformata” come l’Onu. Il ministro valuta anche la possibilità di non elargire più al Palazzo di Vetro i circa 100 milioni di euro all’anno che l’Italia garantisce attualmente. Non vogliamo più finanziare, aggiunge, “sprechi, mangerie e ruberie”.
Moavero contro la Bachelet
A dare man forte al ministro dell’Interno nel braccio di ferro con l’Onu arriva, forse un po’ in maniera inaspettata, la dichiarazione del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, di certo persona non sospettabile né di razzismo, né di simpatie leghiste. La Farnesina, in una nota ufficiale diramata nella tarda serata di ieri, definisce “inappropriate, infondate e ingiuste” le accuse di razzismo mosse contro il nostro Paese dall’Alto commissario Bachelet.
Moavero ricorda l’enorme impegno profuso dall’Italia negli ultimi anni “in operazioni di soccorso e salvataggio di persone nel Mar Mediterraneo, cui hanno fatto e fanno seguito onerose e complesse politiche di prima accoglienza nel territorio nazionale”. Parole inequivocabili a cui si aggiunge la sollecitazione, diretta non solo all’Onu, ma anche all’Europa, a “condividere lo sforzo”, invece di lanciare inconsistenti accuse di razzismo. L’Italia, infatti, conclude la nota della Farnesina, è orgogliosa di aver salvato finora migliaia di vite umane e di aver contribuito, negli ultimi mesi, alla riduzione degli sbarchi.