Messina e Reggio Calabria sono vicine, ma lontanissime. La società Liberty Lines ha comunicato che, a partire dal primo ottobre, sospenderà il proprio servizio di collegamenti veloci. Non si tratta di una casualità, tenuto conto che era noto che il prossimo 30 settembre sarebbe scaduto il bando che, in questi anni, ha assicurato quello che è l'unico servizio di trasporto pedonale esistente tra i centri storici delle due città dello Stretto. La politica locale ha messo sotto accusa il Governo Conte, accusandolo del fatto che per il momento non è stato pubblicato alcun nuovo bando ed esistono dubbi sul fatto che siano state realmente destinate delle risorse a quello che è un vitale collegamento tra le due sponde.

Messina e Reggio Calabria, città sorelle lontanissime

Qualora, a partire dal primo ottobre, dovesse davvero essere sospeso il servizio aliscafi, Messina e Reggio Calabria smetterebbero di essere collegate in maniera diretta. Chiunque volesse spostarsi dalla Calabria alla Sicilia sarebbe costretto a recarsi a Villa San Giovanni (comune autonomo alla periferia nord di Reggio), da dove parte lo storico e tradizionale servizio di "trasporto mezzi" attraverso appositi traghetti. Si tratterebbe di un disagio non da poco, considerato che dalla più grande città calabrese verso la terza città siciliana si registra ogni giorno un flusso di migliaia di pendolari che si muove per motivi di studio, lavoro o personali.

Si punta il dito contro il Ministro Toninelli

A livello locale, naturalmente, si punta il dito contro il Governo che avrebbe mostrato disinteresse verso la situazione di due città metropolitane che lavorano da tempo ad una conurbazione che genererebbe un'unica realtà da oltre un milione di abitanti (sommando le ex province).

Almeno è questo quello che si evince da una nota diffusa dall'assessore ai Trasporti del Comune di Reggio Calabria Marino che sottolinea: 'I primi riscontri registrati nell’ambito dell’attività di interlocuzione con i responsabili del Ministero lasciano davvero senza parole, poiché sembrerebbe che per tale fondamentale servizio il Governo non abbia destinato le necessarie risorse".

In particolare si spera di poter indurre il Ministro Toninelli a prendere contezza della situazione, ricordando come lo stesso, qualche settimana fa, abbia vantato il ripristino di alcuni voli dell'Aeroporto dello Stretto. Lo scalo rappresenta l'aerostazione delle due città e risente del mancato sviluppo in virtù di collegamenti sempre problematici tra le due sponde, al punto che da Messina, quasi sempre, si preferisce scegliere Catania Fontanarossa anche per rotte che sono coperte dall'aerostazione reggina. Senza aliscafi potrebbe diventare tutto ancor più complicato, i tempi sono ristretti ma si attende al più presto la risposta del Governo, chiamato in causa sulla questione e che dovrà fornire anche la propria versione dei fatti.