Laura Boldrini non ci sta ad essere etichettata dal popolo degli haters del web come una Politica che avrebbe soffiato il posto in aereo ad un disabile commettendo una vera e propria “porcata”. L’ex presidente della Camera, ora parlamentare di LeU, decide di rispondere, annunciando denunce e querele, al polverone mediatico, soprattutto social, alzatosi dopo che un passeggero di un volo Alitalia diretto da Genova a Roma il 16 settembre scorso, aveva rivelato di aver dovuto cedere forzatamente il suo posto alla Boldrini. La scusa avanzata da parte della compagnia di bandiera, secondo la sua versione dei fatti, era stata quella di dover riservare quello spazio ad una persona portatrice di handicap.
Il post di Laura Boldrini su Facebook
Per la Boldrini sarebbero tutte “bugie” quelle pubblicate su quotidiani e social network sul suo conto dal 16 settembre scorso. L’episodio, come detto, è quello del presunto ‘furto’ di un posto in business class su un volo Alitalia ad un altro passeggero, con la scusa che quella poltrona fosse riservata ad un portatore di handicap. A mettere nei guai la Boldrini era stato un certo Duilio Paolino, sconosciuto imprenditore piemontese il quale, accusando la compagnia aerea di scorrettezza, ha finito per mettere in mezzo la malcapitata personalità politica.
‘Denuncio chi si è inventato tutto’
Fatto sta che Laura Boldrini nega decisamente di essersi imbarcata su quel volo Alitalia con tanto di collaboratori, scorta e addirittura il fidanzato, come invece denunciato prima da Paolino e, successivamente, da diversi canali mediatici.
Per tutti questi motivi la deputata di sinistra annuncia di aver deciso di “denunciare chi si è inventato tutto” e anche quei mass media che avrebbero contribuito a costruire e alimentareuna operazione definita “squallida”.
‘Mi hanno chiamata handicappata, colpa anche della Taverna’
Una vera e propria trappola mediatica che si sarebbe auto alimentata senza che i suoi autori possedessero alcun “riscontro dei fatti”.
Ovviamente, a nulla sono valse le sue rimostranze, unite alla versione fornita da Alitalia. Le sue parole, anche se note a tutti, sono state relegate in secondo piano. Mentre la sua ‘assoluzione’, arrivata ufficialmente dalla compagnia di bandiera italiana attraverso una nota, non è servita a nulla. Il risultato è che molti lettori di quelli che vengono genericamente definiti “questi quotidiani” ma, soprattutto, il popolo dei ‘leoni da tastiera’ della Rete, l’hanno bollata come una “handicappata”, senza sapere che proprio suo fratello è disabile.
La colpa, comunque, sarebbe da attribuire anche alla vice presidente del Senato, Paola Taverna del M5S, la quale, secondo la Boldrini, avrebbe contribuito a diffondere la “bufala” su di lei. Il post si conclude con un invito alla riflessione sulla gravità delle offese pronunciate che colpiscono soprattutto i disabili e le loro famiglie.