La Lega è alla ricerca di un compromesso per trovare un accordo con il Movimento Cinque Stelle dopo che il suo leader e attuale ministro del Lavoro Luigi di Maio ha proposto il taglio secco delle cosiddette Pensioni d'oro, cioè tutte le pensioni che superano gli 80mila euro lordi.

La proposta

Il partito del vicepremier Matteo Salvini, sapendo di scontentare i suoi elettori, si è dichiarato contrario al taglio, in particolare tramite le parole del suo esperto di previdenza sociale e consigliere Alberto Brambilla che però propone un compromesso attraverso un contributo di solidarietà della durata di 3 anni a carico dei pensionati che rientrano in quella fascia di reddito.

Lo stesso Brambilla, nei giorni scorsi è stato autore di altre due proposte controverse che hanno scaldato gli animi nella maggioranza: la proposta di detassare le pensioni dei cittadini che si trasferiscono nelle regioni del Sud Italia e che rientrino in determinati parametri, per frenare la fuga dei pensionati italiani verso altri paesi come il Portogallo e la cancellazione dell' Ape Sociale con l'ingresso della tanto discussa Quota 100 che però penalizzerebbe gravemente alcune categorie di lavoratori.

Oggi la Lega si riunirà per discutere questa e altre strategie economiche in vista della legge di Bilancio. Si dovrà trovare un equilibrio tra gli accordi da rispettare con il Movimento Cinque Stelle, attuale partner di governo e non scontentare la propria platea di elettori che sono titolari di pensioni mediamente alte.

Il dibattito nel governo

Una proposta per raggiungere un accordo è un correttivo della quota delle pensioni da tagliare, con l'innalzamento dalla quota 4mila euro netti a 5mila euro netti mensili e l'esenzione di alcune categorie particolarmente colpite. Ma questo porterebbe un risparmio molto inferiore a quello atteso. Invece il contributo di solidarietà potrebbe essere visto dagli elettori come una replica di quelli già realizzati in passato dai governi di centro sinistra.

La scelta finale

La possibile scelta sarà per un contributo a tempo limitato, probabilmente tre anni, che potrebbe essere accettato più facilmente sia dai cittadini che dalla Consulta, che già in passato si è dichiarata favorevole a provvedimenti di carattere temporaneo che sono non sono stati considerati incostituzionali.

Intanto il viceministro Salvini ha dichiarato che l'attuale esecutivo, varando la nuova legge di Bilancio, rispetterà il contratto di governo pur rispettando le regole imposte dall'Europa.

Nella manovra non verrà completata l'attuazione ne della flat tax, ne del reddito di cittadinanza, ne la completa cancellazione della Legge Fornero ma verranno avviati i primi passi per realizzare questi importanti cardini del contratto con gli elettori.