Abituati ormai da mesi ad un clima politico fatto di continue dichiarazioni roboanti e provocatorie, destano quasi stupore i toni pacati e tranquillizzanti usati del ministro dell'economia Giovanni Tria, che comunque ha sempre mantenuto questo tipo di profilo fin dai primi giorni di vita del governo. Tria, da Shangai, ultima tappa del suo viaggio in Cina, ha commentato la decisione dell'agenzia di rating Fitch, che ha confermato la tripla B all'Italia, rivedendo però l'outlook da 'stabile' a 'negativo'. Tria ritiene che la decisione di Fitch costituisca una sorta di sospensione di giudizio, in attesa delle mosse concrete del governo italiano nel prossimo mese di settembre.
Tria crede in una correzione in positivo dei giudizi
La visione di Fitch della situazione italiana, sempre secondo Tria, non sarebbe dunque dissimile da quella di Moody's, che ha rimandato il proprio giudizio in attesa di capire quali saranno le azioni concrete del governo. Tria lamenta, seppur sempre con toni pacati, la tendenza dei giornali a generare allarmismi ingiustificati, che creerebbero nei mercati internazionali la percezione dell'Italia come Paese della 'finanza allegra', specificando che i giudizi non dovrebbero mai basarsi su intenzioni attribuite al governo italiano, ma soltanto sulle intenzioni chiaramente espresse e, soprattutto, sui fatti. Sarà proprio a seguito dei fatti, cioè delle azioni che concretamente il governo intraprenderà, che i giudizi delle agenzie di rating diverranno positivi.
Tria: 'Abbiamo un debito che viene da lontano'
Anche nel ricordare come il debito pubblico italiano sia un problema che viene da molto lontano, dunque non rappresenti certo un elemento nuovo per le agenzie di rating, Tria usa toni sobri e politicamente corretti, evitando ogni polemica con i governi precedenti. Il ministro dell'Economia fa notare che l'Italia ha partecipato, in passato, al sostegno di altri Paesi europei in difficoltà, senza dover mai chiedere a sua volta aiuto finanziario.
Il comportamento dell'Italia, dice chiaramente Tria, è stato sempre generalmente virtuoso attraverso vari governi. Sembra chiaro che il ministro, con questo suo atteggiamento e queste sue dichiarazioni, cerchi di accreditare l'Italia sullo scenario internazionale come un Paese unito ed economicamente stabile, immagine che la continua litigiosità di molti altri protagonisti della vita Politica degli ultimi mesi potrebbe rischiare di appannare.