Il decreto sicurezza, ampiamente discusso fin dal giorno della sua ideazione, oggi è stato firmato dal Presidente della Repubblica. La firma è stata tuttavia accompagnata da una lettera inviata dallo stesso al Presidente del Consiglio Conte, nella quale viene espresso il monito di tenere sempre in considerazione gli obblighi della Costituzione. Ora l'ultimo ostacolo da superare rimane il Parlamento. Il Ministro dell'Interno Matteo Salvini con evidente e trionfante soddisfazione ha commentato: "Ha firmato, ciapa lì e porta a cà". Ha poi aggiunto l'eventuale possibilità di miglioramento del decreto ma, al contempo, l'indisponibilità ad abbandonare la posizione presa con fermezza.

Un altro goal di Salvini ma sottoposto al Var di Mattarella

Nonostante la firma di Mattarella, il decreto sicurezza sembrerebbe comunque sotto stretto esame. Il Presidente della Repubblica, infatti, nella lettera indirizzata a Conte, ha sottolineato alcuni obblighi dello Stato che non possono venir meno. Tra essi troviamo quello evidenziato nell'art. 10 della Costituzione il quale, in estrema sintesi, sottolinea come l'ordinamento giuridico italiano si debba conformare alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute, richiamando dunque quelle europee. Lo stesso articolo della Costituzione ricorda come lo straniero, ove nel suo Paese di origine gli sia impedito l'esercizio delle attività democratiche, abbia pieno diritto d'asilo nel territorio della Repubblica.

Salvini: 'C'è una nave dei centri sociali che vaga nel Mediterraneo'

Matteo Salvini, in un video su Facebook ha parlato di una nave che si trova nel Mediterraneo, che proverà a sbarcare sulle nostre coste, e ha commentato: "Fate quello che volete, ma in Italia nisba". Il vicepremier ha poi aggiunto: "Mi piacerebbe che ci fosse anche Roberto Saviano su questa nave".

Le frecciatine fra Saviano e Salvini sono ormai all'ordine del giorno. Numerosi sono stati i dardi che entrambi si sono lanciati: da "Ministro della paura" a "fascista" da parte di Saviano alle risposte più contenute ma pur sempre velenose di Salvini. Non è mancata, poi, la replica del Ministro a Moscovici, socialista francese, il quale aveva affermato: "I problemi per l'Europa sono Salvini, Le Pen e Orban", "Responsabili dell'estrema destra". Il Vicepremier leghista, infatti, ha tenuto a sottolineare: "Se l'Europa schifa i tecnocrati e dà fiducia a noi, il problema è di chi ha malgovernato per anni, non nostro".