Il 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, commemora la vittoria italiana nella prima guerra mondiale. Per l'occasione, il Ministero della Difesa ogni anno fa preparare un manifesto celebrativo. Quello scelto qualche giorno fa dalla ministra Elisabetta Trenta ha sollevato però alcune polemiche. In particolar modo, non è piaciuto all'ex generale Marco Bertolini, famoso per aver diretto alcune delle nostre più importanti missioni internazionali e per aver riformato le forze speciali.
Il manifesto e la critica dell'ex generale Bertolini
Nel manifesto celebrativo del 4 novembre (che quest'anno ricorderà anche il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale) ci sono 4 immagini che ritraggono un soldato che aiuta un'anziana, un marinaio con in braccio un piccolo naufrago, i militari dell''Aeronautica impegnati a salvare un'escursionista in pericolo ed, infine, un carabiniere che abbraccia un ragazzino. Le quattro foto sono unite da una frase che fa da filo conduttore: "Le nostre forze, armate di orgoglio e umanità".
La locandina, però, ha sollevato critiche. L'ex generale Bertolini, dal sito degli ex paracadutisti "CongedatiFolgore" ha tuonato: "Non è in questo modo che si onorano i nostri caduti".
Poi, ha commentato: "E' veramente scoraggiante: dopo le strisciate di sangue italiano lasciate, negli ultimi decenni, in paesi di guerra si è arrivati ad un manifesto di infimo ordine che non rende giustizia ai sacrifici dei nostri Soldati".
Secondo il capo del Coi, le immagini scelte sarebbero più adatte ad una "festa della mamma" che alle celebrazioni per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
L'ex generale, come del resto anche altri ufficiali, inoltre, vede nel manifesto scelto dalla ministra Trenta la sintesi del progetto del Movimento 5Stelle per la Difesa.
Nel suo post, il parà di lungo corso ha spiegato: "La locandina evidenzia chiaramente l'idea che parte del nuovo Governo ha relativamente alle forze armate.
L’immagine si commenta da sola e non ha bisogno di parole inutili. Se ne può semplicemente dedurre che è ovvio che non ci si faccia scrupoli a disarmarle, sottofinanziarle e trattarle con toni irriverenti come è avvenuto in più di un’occasione ultimamente. Come se fossero un inutile e costoso orpello da snaturare e anemizzare, in attesa che muoiano da sole".
La replica
Il Ministero della Difesa ha diffuso alle agenzie la replica alle critiche del generale. Nella nota, è stato ribadito che la locandina del 4 novembre "vuole esprimere tutta la solidarietà e l'umanità di cui sono capaci gli uomini e le donne delle forze armate".
La ministra Elisabetta Trenta ha affermato, inoltre che "lo spot promozionale - che verrà lanciato proprio nei prossimi giorni - piacerà anche al generale Bertolini perché rende onore all'impresa eroica compiuta dai nostri nonni".
Nelle scorse ore, relativamente al filmato sarebbe scoppiato, però un piccolo giallo: la Presidenza del Consiglio, infatti, avrebbe - stranamente - stoppato la clip e costretto la Difesa a rivedere alcune scene. Inevitabile, a questo punto, domandarsi cosa ci fosse da censurare nel video.
Inoltre, come sottolineato dal quotidiano Repubblica, non è ancora in programma alcun vertice delle forze armate. Il governo Conte, infatti, ha formalizzato la fine del comando del generale Claudio Graziano, ma - per la prima volta nella storia della nostra Repubblica - ancora non ha nominato il suo successore.