Matteo Salvini ormai ne parla come se fosse un suo progetto, segno che il lavoro di squadra del Governo ha fatto crescere un certo senso di appartenenza allo stesso Esecutivo. Il riferimento va al Reddito di Cittadinanza, una misura molto cara al Movimento Cinque Stelle che è stata inserito nel famigerato contratto che vincola l'operato del Governo. La sorpresa arriva nelle parole del Ministro dell'Interno, rilasciate in occasione della sua partecipazione alla trasmissione di Canale 5 "Mattino Cinque": "Il reddito di cittadinanza spetta anche ai rom italiani" ha avuto modo di sottolineare. Una dichiarazione piuttosto eclatante per l'esponente della Lega che non ha mai avuto parole tenere nei confronti della categoria: tutti ricordano come furono memorabili le sue apparizioni su una ruspa destinata, nelle sue idee, a radere al suolo i campi nomadi presenti sul territorio italiano.

I rom dovranno essere cittadini italiani per bene

La premessa è d'obbligo: i rom che siano cittadini italiani, com'è normale che sia, hanno uguali diritti e doveri di qualsiasi altro italiano, ragion per cui la sottolineatura di Salvini rischia di essere pleonastica, pur facendo comunque scalpore. "Chi è cittadino italiano, anche se viene da Marte, resta cittadino italiano. Il reddito di cittadinanza - afferma - come espresso da Di Maio andrà a tutti gli italiani che abbiano voglia di trovare lavoro". Il focus poi si sposta sulle comunità rom: 'Molti di loro sono persone per bene e solo una parte di loro vive ancora nei campi'. Salvini, inoltre, tiene a precisare che per lui non esistono questioni di razze e etnie: "Se sei bianco, nero o verde e sei cittadino italiano sei mio fratello.

Ci sono rom che pagano le tasse, io ce l'ho solo con chi vive nell'illegalità".

Reddito di cittadinanza: le idee sulla spendibilità

In attesa di capire quale sarà la platea a cui la misura sarà destinata, iniziano a diffondersi idee sulle modalità di erogazione del reddito di cittadinanza. Si va sempre più verso l'emissione di una tessera prepagata, le cui spese saranno monitorate e potranno essere effettuate in maniera tracciata e in esercizi commerciali italiani.

Tra le ipotesi più gettonate c'è anche il fatto che il bonus non potrà essere accumulato e ciò che non verrà speso nell'arco di trenta giorni andrà perso. Si attendono comunicazioni ufficiali in merito e c'è chi, come Di Maio, pensa addirittura di utilizzare un chip sulla tessera sanitaria per effettuare i pagamenti.