Matteo Salvini non ci sta e attacca il presidente dell'Inps, dott. Tito Boeri, rispondendogli su Facebook. L'alto dirigente Inps nei giorni scorsi aveva criticato le ipotesi di riforma pensioni basate su quota 100 ed il superamento della legge Fornero, cavalli di battaglia del governo a guida Lega e M5s: secondo Boeri le mosse proposte dal Carrocccio non farebbero altro che provocare ulteriori debiti nel sistema pensionistico, debiti valutati addirittura in 100 miliardi che graverebbero sulle generazioni future. Secca la risposta del ministro dell'Interno e vicepremier, arrivata come altre volte sui social.

Matteo Salvini: diritto alla pensione e al lavoro sacrosanti

Uno stizzito Matteo Salvini ha infatti affidato a Facebook la sua replica: "Più alcuni professori mi invitano a non toccare la legge Fornero - ha detto il leader della Lega - più mi convinco che il diritto alla pensione per centinaia di migliaia di italiani (che significa diritto al lavoro per centinaia di migliaia di giovani) sia uno dei meriti più grandi di questo governo". Una battaglia sulla quale il governo giallo-verde non arretra di un solo millimetro, nonostante le tante pressioni non soltanto a livello nazionale ma anche europeo.

Matteo Salvini: 'Boeri vuole mandare la gente in pensione a 80 anni, si dimetta'

L'affondo di Matteo Salvini si fa ancora più aspro ed attacca personalmente Tito Boeri: "Da italiano invito il dottor Boeri, che anche oggi difende la sua amata legge Fornero, a dimettersi dalla presidenza dell'Inps e a presentarsi alle prossime elezioni chiedendo il voto per mandare la gente in pensione ad 80 anni".

Dunque dopo le polemiche di qualche mese fa Matteo Salvini non indietreggia di un solo passo, anzi rilancia: già qualche mese fa i due erano arrivati ai ferri corti, ma oggi la polemica rischia di inasprirsi ancora di più e questo perché il governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle sembra che non abbia alcuna intenzione di rivedere le proprie posizioni sulla riforma pensionistica con il superamento della Legge Fornero e in generale sulla manovra economica che include le nuove regole di previdenza sociale.

Quota 100 con un minimo di 62 anni e 38 di contributi. Un cavallo di battaglia che il governo intende cavalcare sino alla fine, fino a quando cioè le nuove norme non verranno approvate in Parlamento per poi giungere al vaglio del presidente Mattarella prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Insomma per l'esecutivo nazionale la Legge Fornero va cambiata e superata al più presto.