Nelle scorse settimane il percorso che avrebbe dovuto portare alla nascita del nuovo partito unitario di “Liberi e Uguali” ha subito una brusca frenata dopo che i due soggetti politici che avrebbero dovuto farne parte (Articolo Uno-MDP e Sinistra Italiana) hanno espresso posizioni e posto condizioni che sostanzialmente ne hanno interrotto il processo costituente.
Nei giorni scorsi alcuni esponenti di livello nazionale, come il deputato Stefano Fassina e gli ex parlamentari Alfredo D’Attorre e Peppe De Cristofaro, seppure con argomenti diversi, avevano esternato alcune considerazioni sulla possibile interruzione di questo percorso, provando a far fare dei passi avanti alla discussione sul percorso unitario di LeU e della sinistra in generale.
Ma nella sostanza le posizioni fra Sinistra Italiana e MDP restano piuttosto distanti.
La ‘base’ di Liberi e Uguali prova ad accelerare verso la costruzione del nuovo partito
La “base” di Liberi e Uguali però non sembra volersi arrendere all’interruzione del processo che avrebbe potuto portare alla nascita del nuovo partito. Anzi intende rilanciare e provare ad andare avanti lo stesso. Per tale motivo ieri, sabato 3 novembre, si sono autoconvocati a Roma numerosi Comitati territoriali di LeU (erano presenti diverse decine di attivisti provenienti dalle province di Roma, Catania, Torino, Viterbo, Firenze, Pisa, Siena, Lucca, Napoli, Varese, Trento, Rieti, Bari, Reggio Emilia e Massa Carrara).
Dalla riunione è scaturito un lungo documento che punta ad accelerare in modo decisivo verso la nascita della nuova formazione Politica e lo fa attraverso delle richieste piuttosto perentorie.
Ad esempio nel testo viene chiesto a Pietro Grasso “alla luce delle decisioni prese da Possibile, Sinistra Italiana, e MdP, di assumere a sé la decisione di procedere ad avviare il processo costituente a suo tempo annunciato, nelle forme e nei metodi che verranno decisi insieme ai protagonisti di questa nuova fase politica”.
Sempre all’ex presidente del Senato viene chiesto “di intervenire sui soggetti sottoscrittori, affinché, nell’arco di poche settimane, liberino il simbolo per restituirlo nelle mani dei suoi elettori”; aggiungendo a tale riguardo che “in caso di risposta negativa da parte di uno o più contraenti, proceda a registrare un nuovo simbolo che faccia esplicito riferimento a Liberi e Uguali, al fine di permettere a tutti noi, di procedere ad avviare la fase costituente del nuovo soggetto politico senza ulteriori ritardi e ripensamenti”.
Quest’ultimo aspetto, seppur apparentemente formale, è piuttosto di sostanza: infatti prima delle elezioni politiche del 4 marzo il simbolo di LeU venne depositato presso uno studio notarile in modo congiunto da Grasso, ma anche da Fratoianni, Speranza e Civati e quindi esso non potrebbe essere adesso utilizzato senza il placet di tutti i contraenti iniziali.
Infine il documento degli auto-convocati chiede ai “soggetti politici organizzati che intendono far parte del processo costituente (…) di sciogliere le rispettive organizzazioni all’avvio del processo stesso” e al Comitato promotore nazionale di LeU “di condividere l'interezza del lavoro svolto e di riaprire le adesioni al processo costituente”.
Il 24 novembre assemblea nazionale per l’avvio del processo costituente del nuovo partito della sinistra
Concretamente i Comitati locali hanno intanto convocato per sabato 24 novembre a Roma, l’assemblea nazionale della base di Liberi e Uguali per l’avvio del processo costituente del nuovo soggetto politico.
Inoltre i Comitati territoriali di LeU hanno formato un coordinamento nazionale provvisorio di 12 persone (Sereke Rahel, Maurizio Cosenza, Guglielmo Califano, Marcello Panegiani, Lionello Fittante, Mario Michelangeli, Lorenzo Fattori, Valentina Bordì, Patrizia Berlenghini, Silvia Bonanini, Cecilia Carmassi e Salvatore Vita), i quali sono rappresentativi di vari territori locali e di molteplici “provenienze politiche”.
Una buona parte fra essi, ad esempio, sono esponenti di “Reinventare la sinistra”, ovvero l’area di minoranza di Possibile guidata da David Tozzo che da mesi non condivide la scelta del partito fondato da Civati, ora guidato da Beatrice Brignone, di uscire dal percorso di LeU.
Tale coordinamento questo mercoledì 7 novembre incontrerà Pietro Grasso in Senato per iniziare a discutere sul piano operativo di come portare avanti l'obiettivo di costruire il nuovo partito di “Liberi e Uguali”. Se son rose fioriranno...