Intervistato dall'agenzia nazionale Adnkronos, l'ex ministro della pubblica amministrazione e dell'innovazione Renato Brunetta si è scagliato impetuosamente contro le misure contenute nella legge di bilancio 2019, sottoscritta dal Governo M5S-Lega.

Brunetta: 'Commissione Ue potrebbe riprendere in esame procedura d'infrazione'

Il deputato di Forza Italia ha infatti sottolineato che il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis ha pienamente ragione quando "lascia intendere che gli italiani devono essere pazzi, ubriachi o tafazzisti per potere approvare una legge di bilancio come questa".

Rivolto alla stampa, l'economista forzista, con un passato politico anche nel PSI di Bettino Craxi, ha dichiarato che l'Italia ha sì scongiurato la procedura d'infrazione ma solo sub judice, quindi soltanto momentaneamente. Infatti secondo Brunetta, la Commissione Europea può sempre riprenderla in esame qualora nel testo della legge di bilancio i saldi concordati con l'Unione Europea possano subire, a partire dai prossimi giorni, nuove e notevoli variazioni.

Inoltre Renato Brunetta ha aggiunto che la Commissione Europea era ed è rimasta piuttosto delusa dalle misure di spesa corrente e prettamente assistenziali contenute nella finanziaria. Infatti secondo l'Unione Europea ma non solo, si prenda in considerazione il parere pessimistico di Confindustria o Bankitalia, tali misure non colmeranno l'incapacità del nostro Paese di poter crescere.

'Più sussidi per alcuni, più tasse per tutti gli altri'

Brunetta ha poi attaccato il Governo affermando che l'attuale maggioranza gialloverde non avrebbe riferito agli italiani che per poter finanziare una manovra del genere, è inevitabile che prima o poi si avrà l'innalzamento dell'IVA, l'aumento dell'imposizione fiscale e la diminuzione degli investimenti produttivi.

Per Brunetta, l'Italia si ritroverà quindi in una condizione in cui per poter avere più assistenzialismo, altre fasce della popolazione dovranno sorbirsi un aumento dell'onere fiscale.

Secondo l'ex ministro della pubblica amministrazione nel Governo Berlusconi, in una fase recessiva come quella che l'Italia sta attraversando, solo un pazzo o un ubriaco può far approvare una manovra del genere. Una finanziaria pro-ciclica zeppa di tasse e di misure assistenziali che non aiuteranno la crescita, lo sviluppo e il benessere generale del nostro Paese.