Il Pd stamattina si è riunito davanti a Montecitorio contro la Manovra del governo gialloverde, innalzando cartelli e sventolando le bandiere del Partito Democratico. Parlamentari e cittadini sostenitori del Pd hanno protestato contro la Legge di Bilancio del Governo Lega-M5S. Il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio ha commentato l'evento definendo Di Maio e Salvini come "due autisti ubriachi" che stanno guidando un autobus che portano a sbattere. Poi aggiunge che il Paese in questi mesi si è fermato dopo le promesse dei Leader al Governo ma assicura che da ora inizierà un anno di mobilitazione nei comuni e nelle piazze.
Delrio ha poi sottolineato che Salvini e Di Maio non hanno mantenuto le promesse di abolire la povertà, di garantire più legalità e sicurezza ai cittadini e di abolire la legge Fornero, 'regalando' agli italiani più Tasse da pagare, il condono fiscale per chi non paga e nessuna abolizione della tanto contestata legge di riforma del 2011.
Martina contro la Manovra, 'iniqua per gli italiani'
Secondo il democratico Maurizio Martina, la Politica economica portata avanti dal Governo è folle e gli italiani se ne accorgeranno, in quanto essa sarebbe iniqua per i cittadini e pericolosa per il Paese.
Martina ha lanciato lo slogan 'Governo ladro', asserendo che Lega e M5S, invece di mantenere le promesse, al contrario toglieranno risorse ai pensionati, aumenteranno le tasse e le imprese non avranno alcun aiuto.
Il parlamentare ha promesso, da gennaio, maggiore impegno del Pd in ogni parte d'Italia per parlare con i cittadini e proporre una valida alternativa a quella che il Governo sta imponendo ai cittadini. Alla manifestazione hanno preso parte, oltre a Martina e Delrio, anche Matteo Orfini, Francesco Boccia, Piero Fassino, Valeria Fedeli, Paolo Gentiloni, Roberto Giachetti, Filippo Sensi, Emanuele Fiano ed Ettore Rosato.
Erano assenti Matteo Renzi e Nicola Zingaretti.
La Manovra, per i democratici, è 'contro il popolo'
Centinaia di manifestanti, dietro le transenne di piazza Montecitorio, hanno protestato contro la Manovra di Bilancio innalzando cartelli contro le tasse e il condono fiscale, contro i tagli alla ricerca e all'editoria. Tutti i cartelli avevano una scritta comune, l'hashtag '#manovracontroilpopolo'. Altri manifesti definivano Salvini e Di Maio 'cialtroni dell'onestà' e altri ancora dicevano 'No alla dittatura razzista/populista'.