Intervenuto a Radio Radicale, l'attuale Presidente del Parlamento Europeo, il forzista Antonio Tajani, ha discusso dei contenuti della manovra di bilancio e della tormentata trattativa sulla finanziaria tra il Governo italiano e la Commissione Europea.

Intervistato da Lanfranco Palazzolo, sul primo punto, il numero due di Forza Italia ha dichiarato: "Io sono preoccupato perché questa è una manovra che non riduce la pressione fiscale, non aiuta le imprese, non ha nulla per creare posti di lavoro. Serve soltanto ad aumentare le clientele delle forze governative.

Si colpiscono i pensionati, anche quelli che guadagnano 1300 euro al mese. Si colpisce il mondo del volontariato, cioè coloro che senza chiedere nulla in cambio, aiutano malati, anziani e disabili. Questo è veramente inaccettabile e aggiungerei vergognoso. Dopo aver dichiarato guerra all'Europa, al primo colpo di tosse di Juncker, sono fuggiti a gambe levate, accettando tutte le richieste che venivano fatte. Insomma, un disastro, una Caporetto e gli elettori, attraverso i sondaggi, si stanno cominciando ad accorgere degli errori che sta commettendo questo governo ai danni del popolo italiano".

Tajani: 'Il Governo gialloverde non conta nulla sul palcoscenico internazionale'

Il Presidente del Parlamento Europeo, a proposito della trattativa Roma-Bruxelles sulla manovra di bilancio, ha affermato: "Bisognava avere un atteggiamento diverso per contare sul serio.

La verità è che questo governo non conta nulla né a Bruxelles, né sul palcoscenico internazionale. Un grande bluff che ha portato l'Italia all'isolamento totale. Per trattare con Bruxelles innanzitutto bisogna essere presenti. I nostri ministri troppo spesso sono assenti. Anche quando si parla di questioni come quella relativa all'immigrazione, non si è presenti.

Non basta fare interviste in Italia o rispondere in maniera arrogante. Non è con la violenza o con la forza che si ottengono risultati. Se questa manovra non si fosse fondata soltanto sull'assistenzialismo di Stato, ma su riforme, aiuti alle imprese, aiuti alla crescita, lotta alla disoccupazione e magari anche sul pagamento dei debiti pregressi che hanno le pubbliche amministrazioni con le imprese, non ci sarebbe stata grande difficoltà a far passare la manovra a Bruxelles".

Antonio Tajani ha poi concluso il suo intervento parlando del futuro della maggioranza governativa diretta dall'asse M5S-Lega: "Una cosa è certa: è finita la crescita dei consensi per questa maggioranza governativa. I cittadini si cominciano a rendere conto che ci sono tante cose che non vanno, tante promesse che non vengono mantenute. E quindi è cominciato a calare il consenso. Siamo ancora nella fase della luna di miele ma già si capisce che il matrimonio non vada bene. Credo che nei prossimi mesi ci sarà un continuo calo di consensi nei confronti di questo governo".