Il governo formato da Lega e Movimento Cinque Stelle da tempo viene considerato come un'esperienza destinata a non proseguire a lungo. Soprattutto da parte di Forza Italia, più volte, è stato sottolineato che l'attuale esecutivo rappresenti un'unione contro natura. Non sono, tra l'altro, mancate le tirate d'orecchie dei forzisti nei confronti del Carroccio che, a loro dire, avrebbe tradito il programma del centro-destra assecondando i dettami dei grillini, con particolare riferimento all'adozione del reddito di cittadinanza. L'intervista rilasciata da Berlusconi a Repubblica sembra ricalcare fedelmente questo punto di vista, da cui si palesa una scarsissima considerazione politica nei confronti del Movimento Cinque Stelle, con tanto di attacchi duri e diretti, e la prospettiva di essere pronti a formare un nuovo governo con la Lega, non appena questo governo, quasi a suo dire fisiologicamente, cadrà.

Il Cavaliere si sente rimpianto

Nel recentissimo passato Silvio Berlusconi aveva definito il Movimento Cinque Stelle come un qualcosa molto simile ai comunisti che, nel 1994, lo avevano indotto a scendere in politica per salvare l'Italia. "Con questi grillini - ha evidenziato - molti mi rimpiangono, perché questi sono inadeguati. L'attacco politico nei confronti di grillini si rivela piuttosto diretto e pesante, poiché il giustizialismo del partito di Di Maio rappresenterebbe un pericolo grave per l'Italia e gli italiani. Un qualcosa che il Cavaliere paragona addirittura al "regime illiberale e pauperista di sinistra" di Maduro.

Forza Italia pronta a tornare al governo

Berlusconi ha evidenziato come il suo partito abbia la prontezza giusta per affrontare un'eventuale ritorno alle urne.

Delinea, però, una prospettiva diversa sulla base di quelli che sono i rumors. Secondo il Cavaliere "emergerà una nuova maggioranza in grado di sostenere un nuovo governo del centro-destra senza passare da nuove elezioni". Il dato più interessante è che secondo Berlusconi ci sarebbero molti parlamentari del Movimento Cinque Stelle pronti a rendersi conto che le politiche dell'attuale governo stanno conducendo verso una nuova crisi poiché "sento il dovere di fare qualcosa per cambiare questa situazione".

Per Berlusconi, inoltre, non sussistono le condizioni minime per un nuovo esecutivo sostenuto da Lega, Forza Italia e Pd. L'ultimo giudizio è proprio sul Partito Democratico: 'Soffre delle sue divisioni'.