Vincenzo De Luca non è un politico banale, di quelli che si trincera dietro frasi di circostanza. Quando si tratta di far valere la propria opposizione non usa giri di parole, preferisce essere schietto e diretto. Un po' come lo sono stati i lavoratori apu che, a Napoli, gli hanno riservato un'accoglienza tutt'altro che calorosa. Soprattutto dopo che, nel momento in cui hanno chiesto risposte, ne hanno ottenute parziali e poco soddisfacenti, hanno sfogato la loro rabbia nei confronti del presidente della Regione Campania che è dovuto sfuggire all'apertissima contestazione scortato per evitare il peggio, sebbene al di là della feroce contestazione verbale non sia accaduto nulla di più.

E sono parole fortissime che quelle che si possono ascoltare tra quelle rivolte all'indirizzo del presidente e del Pd.

Lavoratori Apu: 2600 in protesta

La situazione occupazionale della Campania non differisce da quella che è difficile per tutto il Mezzogiorno d'Italia. Accade quindi che per 2600 lavoratori apu di pubblica utilità si trovino da sei mesi "per strada" e oggi chiedano risposte alla massima figura politica regionale. A De Luca si chiedeva di farsi carico, come ente regionale, delle responsabilità di una situazione che genera un certo e rilevante disagio sociale. La risposta fornita dal governatore sarebbe che i livelli occupazionali in questione sarebbero nati da un progetto ministeriale, per il quale non sussistono motivazioni per i quali la situazione possa essere ricondotta a responsabilità regionale.

Ai lavoratori in protesta non è andato giù che, fino al momento, non sia stato possibile avere un incontro con l'assessore al ramo della giunta De Luca. I portavoce della protesta hanno fatto sapere che non permetteranno a "questa gente" (come li definiscono loro) di fare campagna elettorale senza che in ogni luogo ove si recheranno ci sia qualcuno che sia pronto a ricordare loro questa incresciosa vicenda.

Toni duri verso De Luca

Vincenzo De Luca, al termine dell’inaugurazione di un’installazione artistica inspirata alla serie “L’amica geniale", da come si vede nel video è atteso all'uscita dell'edificio da cui si trova. I cori che si levano sono di fortissimo dissenso e sfociano persino in insulti estemporaneo. La parola che ricorre in maniera più frequente è "Vergogna" e "Siete morti, puzzate di morti il Pd". In mezzo alla calca si nota il governatore della Campania che sguscia via tra la gente scortato.

Ecco il video diffuso da Ala News: