Dal 6 al 12 gennaio si è svolta la votazione online interna a Potere al Popolo, con la quale gli aderenti al movimento politico si sono espressi sulla partecipazione alle prossime elezioni europee, per eleggere i portavoce nazionali e la commissione di garanzia.
In queste ore iniziano a trapelare i risultati di tali votazioni. In particolare è emerso che sono stati eletti come portavoce nazionali di PaP Viola Carofalo e Giorgio Cremaschi. Entrambi lo hanno annunciato sui social network nelle scorse ore. Mentre riguardo alle elezioni europee è stato deciso che Potere al Popolo vi prenderà parte, anche se non sono ancora chiari i dettagli e la forma di tale partecipazione elettorale.
Viola Carofalo e Giorgio Cremaschi eletti portavoce
Un'elezione che era nell'aria quella dei due, da statuto infatti i portavoce di Potere al Popolo devono essere un uomo e una donna, e al momento essi sono sicuramente i volti più rappresentativi del movimento all'esterno e sui media.
Viola Carofalo, napoletana, ha 38 anni ed è stata "capo politico" di Potere al Popolo alle scorse elezioni politiche, da anni è attivista sociale del centro sociale partenopeo Ex-Opg Occupato.
Giorgio Cremaschi, bolognese, ha 71 anni, in passato è stato presidente del Comitato Centrale della FIOM e leader della sinistra CGIL, da qualche anno è passato al sindacalismo di base, avvicinandosi alla USB, è da tempo attivo anche nella rete Eurostop.
La posizione di Potere al Popolo sulle elezioni europee
Ma l'attesa, anche fuori da Potere al Popolo, e in generale nel mondo della sinistra politica italiana, era riguardo alla decisione che sarebbe stata presa riguardo alla partecipazione alle prossime elezioni europee. Va precisato subito che sulla scelta generale di partecipare a tale contesa elettorale la decisione è stata affermativa: circa il 73% degli aventi diritto ha infatti votato a favore, quindi l'intenzione degli iscritti a PaP è quella di essere in campo alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, fissate per fine maggio.
Ma per avere dettagli riguardo alla forma di tale partecipazione di PaP occorrerà attendere ancora un po' di giorni.
Nel dettaglio le ipotesi in campo erano tre e, su ciascuna di esse, ogni iscritto poteva votare a favore, contro o astenersi. Quella risultata maggioritaria recita "nel caso in cui PaP partecipi alle Europee deve presentarsi col suo programma e con il suo simbolo", essa (secondo numeri che abbiamo avuto in esclusiva) avrebbe avuto il 55% di Sì, l'11% di No e un'astensione del 32%.
Una seconda opzione recitava: "Verificare se sui contenuti sono possibili convergenze con altre forze" e ha avuto il 48% di Sì, il 16% di No e il 34% di astenuti. Una terza ipotesi invece proponeva di "aderire alle proposte elettorali già in campo" ed è stata bocciata col 9% di Sì, il 33% di No e un'astensione del 57%. Risulta quindi certo che è stata rifiutata l'ipotesi di aderire a "scatola chiusa" ad altri progetti, ma ancora non c'è una linea ufficiale e definitiva.
Infatti, da regolamento interno a Potere al Popolo, sarebbe servita una maggioranza dei 2/3 a una delle ipotesi in campo. Cosa che però appunto non è avvenuta. A questo punto, salvo sorprese, ci sarà dentro PaP una nuova consultazione fra gli iscritti, probabilmente fra 10-15 giorni, fra le due ipotesi più votate, stavolta con una maggioranza semplice del 50%+1.
Un dibattito che intanto andrà avanti anche nelle assemblee locali di PaP.
In sostanza si tratta di capire se Potere al Popolo parteciperà alle Europee da solo oppure se cercherà alleanze con soggetti che ne condividono il programma. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare ulteriori dettagli a tal proposito da parte dei canali ufficiali del movimento guidato da Carofalo e Cremaschi.