La sinistra Politica italiana nelle ultime ore registra una novità piuttosto rilevante, la quale riguarda Potere al Popolo e la possibilità che tale movimento possa far parte di una lista plurale più ampia in previsione delle elezioni europee di maggio. Ma procediamo con ordine. Due settimane fa Potere al Popolo, formazione politica guidata da Viola Carofalo e Giorgio Cremaschi, aveva deciso (attraverso una votazione online fra i propri iscritti) l'intenzione di essere in campo alle prossime elezioni europee di finale maggio. Quel che non era ancora però stato deciso era la forma con la quale tale presenza si sarebbe realizzata concretamente.

A tal proposito Potere al Popolo ha quindi effettuato una nuova votazione sulla propria piattaforma fra gli iscritti, svoltasi nelle giornate di venerdì 25 e sabato 26 gennaio.

La decisione della base è stata quella di tentare un'alleanza elettorale con il cartello di forze guidato dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Nel frattempo nelle stesse ore il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, ha pubblicato una lettera in cui rilancia l'idea di una "coalizione popolare" verso le Europee, proprio guidata da De Magistris, facendo emergere anche alcuni dettagli sulle caratteristiche, politiche e simboliche, che potrebbe tale lista "unitaria" verso il voto europeo del 26 maggio.

Ma vediamo maggiori dettagli di tutti questi aspetti.

La base di Potere al Popolo vota per provare un'alleanza con De Magistris verso le Europee

Le opzioni in campo su cui la base di Potere al Popolo ha votato online per quasi 48 ore erano sostanzialmente due. Nel dettaglio gli iscritti a PaP potevano scegliere se volevano "presentarsi alle elezioni con i proprio contenuti e con il proprio simbolo" (sostanzialmente da solo), oppure se farlo "in alleanza, ovvero partecipare insieme ad altre forze che condividono i contenuti anche senza il simbolo di PaP".

Questa seconda opzione aveva anche due sotto-possibilità: "partecipare con De Magistris e le altre forze che accettano i contenuti ma senza il simbolo di PaP", oppure presentarsi "assieme al PCI con entrambi i simboli".

Siamo entrati in possesso in anteprima dei risultati finali della votazione fra gli iscritti a Potere al Popolo, conclusasi nella tarda serata di ieri sera.

L'opzione che avrebbe visto PaP presentarsi al voto da sola col proprio simbolo ha ottenuto il 43% di Sì, il 16% di No e il resto si sono astenuti: pertanto è stata rifiutata. Al contrario è stata approvata l'opzione di partecipare alle europee in alleanza con chi ne condivide i contenuti, anche senza simbolo di PaP: essa ha avuto il 53% di Sì, il 20% di No e il resto si sono astenuti.

Fra le due sotto-proposte, quella dell'alleanza con De Magistris ha avuto il 70% di voti favorevoli, il 15% di contrari e il resto astenuti, venendo quindi approvata, a discapito dell'ipotesi di alleanza col Partito Comunista Italiano, la quale ha avuto solo il 20% di favorevoli.

Nella giornata di questa domenica 27 gennaio Potere al Popolo svolge a Roma il proprio coordinamento nazionale che dove sostanzialmente ratificare la decisione presa da parte delle base, chiarire i termini e la condizioni di questa scelta, e avviare le conseguenti iniziative politiche per metterla in pratica.

Intanto su Facebook, dalla giornata di venerdì, in molti attivisti di Potere al Popolo hanno "denunciato" sui propri profili che sarebbero state bloccate, in modo anomalo e senza preavviso, diverse pagine locali del proprio movimento politico (si parlerebbe almeno di una decina di pagine provinciali, da nord a sud), senza che il noto social network abbia fornito spiegazioni in merito.

Rifondazione Comunista rilancia una 'coalizione popolare' verso le europee: inizia anche la discussione sul simbolo

Intanto proprio nella serata di ieri sabato 26 gennaio il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo ha reso pubblica, attraverso i propri canali, una lettera aperta nella quale rilancia la proposta di una "coalizione popolare verso le europee", ribadendo l'appoggio del suo partito alla proposta lanciata ormai da un paio di mesi da parte di Luigi De Magistris.

Una proposta che, secondo il segretario di Rifondazione, dovrebbero portare alla creazione di una "lista unitaria che raccolga tutte le soggettività di sinistra e di movimento che si collocano sul piano della critica radicale dei trattati europei e dell’UE".

Ma non solo, dalla lettera di Acerbo emergono anche dettagli organizzativi finora inediti sul piano pubblico: nell'ambito del progetto di De Magistris sono infatti stati costituiti tre gruppi di lavoro (organizzazione, comunicazione e programma) e un coordinamento di cui al momento fanno parte lo stesso PRC, con DeMa, L’Altra Europa con Tsipras, Diem25, Sinistra Italiana (guidato da Nicola Fratoianni), il Partito del Sud, la Rete delle Città in Comune e altre realtà territoriali.

Inoltre Acerbo afferma che sarebbe aperte le porte anche a interlocuzioni anche con Potere al Popolo, PCI e Sinistra Anticapitalista e Possibile. A tal proposito il voto di ieri della base di Potere al Popolo andrebbe quindi proprio in tale direzione e rappresenterebbe uno scenario nuovo a sinistra, che se confermato ridurrebbe la frammentazione dell'offerta elettorale di tale area politica.

Infine dall'intervento pubblico del segretario di Rifondazione, pubblicato integralmente sul sito ufficiale del partito, emerge un dettaglio "gustoso" sul piano simbolico. Si afferma infatti che sarebbe in corso fra le varie soggettività coinvolte una discussione per decidere se presentare un simbolo elettorale totalmente nuovo (in tal caso sarebbe necessaria la raccolta di ben 150.000 firme in tutta Italia di cui 30.000 per circoscrizione e almeno 3.000 in ogni regione), oppure se inserire i simboli de L’Altra Europa con Tsipras o della Sinistra Europea all’interno del simbolo, i quali (essendo già rappresentati nell'Europarlamento) esonererebbero dalla raccolta firme al fine della presentazione formale della lista. Nelle prossime settimane ne sapremo qualcosa di più.