Secondo Marco Ponti, coordinatore del gruppo di lavoro del Mit (il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), la relazione finale sulla Tav avrebbe concluso le sue valutazioni con una bocciatura dell'opera.

Salvini ha perciò rilasciato delle dichiarazioni in cui afferma che se le cose stanno così, non si potrà evitare un referendum. Di Maio invece sembra ancora cauto nel tirare conclusioni.

Tav, la possibile bocciatura dei tecnici

L'analisi di costi e benefici della Torino-Lione sarebbe stata infine consegnata.

Questo è l'annuncio arrivato da Marco Ponti, ex docente del Politecnico di Milano e coordinatore del gruppo di lavoro del Mit.

In base alle conclusioni a cui si sarebbe giunti, dal punto di vista tecnico il completamento della Tav sarebbe svantaggioso e inopportuno. In una parola: bocciato.

Ponti si è quindi augurato che ora la Politica valuti rapidamente come agire. Secondo alcune fonti del ministero però il documento sarebbe ancora una bozza, una prima fase della valutazione complessiva. Per completare la valutazione della Tav sarà necessario unire anche un'approfondita analisi giuridica, incentrata sull'analisi del costo di un'eventuale interruzione dell'opera.

Le conclusioni della Struttura tecnica di missione poi dovranno essere anche condivise con la Francia, la Commissione Ue e all'interno del Governo. Solo a quel punto potranno essere pubblicate.

Il percorso, in sostanza, è ancora molto lungo.

Salvini: 'Se la Tav è stata bocciata, referendum inevitabile'

A detta del ministro dell'interno, se l'analisi costi-benefici darà una valutazione negativa, sarà inevitabile passare al referendum. Il commento è arrivato tramite Rtl, dove il vicepremier però è rimasto vago sull'effettiva decisione dei tecnici del ministero delle Infrastrutture.

Salvini ha poi proseguito affermando che rimane della stessa opinione dei mesi scorsi, e cioè che sarebbe meglio andare avanti, perché è meglio concludere un'opera 'piuttosto che lasciarla a metà'.

Il collega Di Maio è stato ancor più cauto con le dichiarazioni. Ha innanzitutto detto di non aver ancora letto la relazione, ma che in ogni caso è solo uno studio preliminare a cui si contrapporranno anche altre analisi di varie associazioni di categoria e del territorio e con i comitati pro e contro la Tav. Ha quindi concluso che, prima di commentare, aspetterà le conclusioni ufficiali.