Il tema migranti, come noto, divide l’opinione pubblica e la Politica italiana. Il più strenuo sostenitore del fatto che l’arrivo incontrollato di profughi nel nostro Paese, e anche in Europa, rappresenti solo un serbatoio di sfruttamento della carne da lavoro destinata a sostituire i lavoratori autoctoni con un salario più basso, è il filosofo Diego Fusaro. Stavolta il pensatore sovranista se la prende con Enrico Letta, ex premier tra il 2013 e il 2014 di un governo a trazione Pd, ma sostenuto anche dal poi estinto Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano.
Ebbene Letta, ospite dell’ultima puntata di Propaganda Live, il talk show di La7 condotto da Diego Bianchi, si è vantato di aver “salvato” decine di migliaia di migranti nel Mediterraneo mentre lui era a Palazzo Chigi. Ma per Fusaro non si tratta assolutamente di salvataggi, bensì di “deportazione capitalistica della forza lavoro”.
L’intervento di Enrico Letta a Propaganda Live: ‘Orgoglioso di aver fatto Mare Nostrum’
“Oggi ho passato la giornata in Puglia, a Lecce, a Bari, con i giovani - racconta Enrico Letta durante l’ultima puntata di Propaganda Live, andata in onda il 22 febbraio scorso - Portare un libro in giro vuol dire per me una cosa fondamentale. Quello che io trovo essenziale in questo momento è che il nostro Paese ha perso la battaglia culturale.
Quello che succede sul tema del razzismo e dell’immigrazione dimostra che non è un problema di organizzazione della politica. Abbiamo perso i fondamentali della dignità umana nel nostro Paese - accusa l’ex premier - e quindi la battaglia va fatta culturale innanzitutto. Questo non vuol dire fare un passo indietro da parte mia, per me vuol dire fare un passo avanti perché, con quello che sta accadendo, dire per esempio che io sono orgoglioso di aver fatto Mare Nostrum, vuol dire prendersi una serie di insulti che mi prenderò come sempre su questo tema sui social media.
Ma vuol dire che almeno quella volta abbiamo fatto in modo che il nostro Paese fosse e diventasse, per decine di migliaia di esseri umani, il Paese positivo che ha salvato persone che stavano per morire in mare. Oggi - conclude Letta - siamo diventati un Paese che, di fronte alle persone che muoiono, o stanno per morire, si volta dall’altra parte e dice ‘non dovevate partire’.
Questa non è la mia Italia”.
Quando ero a Palazzo Chigi con #MareNostrum siamo stati il Paese che ha salvato decine di migliaia di persone che stavano per morire in mare. Ora ci voltiamo dall'altra parte, a quelli che affogano si dice: "Non dovevate partire". #QuestaItalianonèlamia https://t.co/yG0zu4SlxV
— Enrico Letta (@EnricoLetta) 23 febbraio 2019
Diego Fusaro: ‘La deportazione capitalistica deve essere fermata’
Concetti ribaditi da Enrico Letta anche in un successivo tweet che ha inevitabilmente scatenato la reazione di Diego Fusaro. Il filosofo di formazione marxiana e gramsciana non è assolutamente d’accordo con l’esponente Pd sul fatto che, quelli che avvengono nel Mediterraneo, possano essere definiti “salvataggi”.
Secondo lui si tratta, invece, niente di meno che di un fenomeno di “deportazione capitalistica di forza lavoro”. Un’invasione che, a causa delle sue peculiarità appena citate, “deve essere fermata” in nome e a difesa “della classe lavoratrice, bianca e nera, locale o migrante”. Insomma, conclude Fusaro, è necessario schierarsi “contro il padronato cosmopolitico” rappresentato anche da persone come Letta.