Ennesimo scontro a Otto e mezzo tra la conduttrice, lilli gruber, e uno dei suoi ospiti, molto spesso rappresentante della maggioranza di governo formata da M5S e Lega. Nella puntata andata in onda martedì 19 febbraio su La7, l’ospite presente in studio era Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia in quota M5S. Con lui, oltre alla Gruber, lo scrittore iscritto al Pd, Gianrico Carofiglio, e, collegato in video, il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. Tra gli argomenti discussi, il più sentito è stato certamente quello del voto, degli iscritti al M5S prima, e dei senatori poi, contro l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Diciotti.

Le domande al ministro ad un certo punto si sono fatte talmente pressanti da spingerlo ad alzare la voce per accusare la conduttrice di voler condurre un interrogatorio invece di un’intervista.

Alfonso Bonafede risponde a Sallusti: ‘Lei la vuole buttare in caciara’

Da Guardasigilli quale è, Alfonso Bonafede non può fare a meno di cercare di offrire delle risposte ‘tecniche’ sul perché si sia arrivati, tramite la votazione online degli iscritti al M5S e con il successivo voto in Senato, alla decisione di negare l’autorizzazione a procedere contro il collega all’Interno Matteo Salvini sul caso Diciotti. Purtroppo i suoi tentativi di mantenere la discussione su un livello istituzionale naufragano quasi subito, sommersi dalla foga delle domande di Lilli Gruber, di Carofiglio e del sempre ‘perfido’ Sallusti.

I tre gli contestano, tra le altre cose, la legittimità del voto sulla piattaforma Rousseau che, a loro dire, non rappresenterebbe certo un fulgido esempio di democrazia. I toni sono già concitati, per questo il mite Bonafede è letteralmente costretto ad interrompere il direttore del giornale berlusconiano che lo attacca. “Lei la vuole buttare in caciara”, lo stoppa il ministro pentastellato.

‘Chi ha deciso sulla Diciotti? Lei fa qui l’interrogatorio’

Ma la domanda che manda su tutte le furie il placido Bonafede è quella, ripetuta più volte, sia dalla Gruber che da Carofiglio, che suona più o meno così: “In quale consiglio dei Ministri è stata presa la decisione di bloccare la nave Diciotti?”. Per i due, si capisce, la responsabilità sarebbe del solo Salvini, per questo condiscono la domanda con commenti ironici del tipo “al bar?”, “al telefono?”.

Un atteggiamento che scatena la risposte tranchant del ministro M5S. “Dottoressa Gruber - la zittisce letteralmente Alfonso Bonafede - questo atteggiamento è fortemente sbagliato nella misura in cui tende a mistificare la verità, perché se lei fa qui l’interrogatorio per dire ‘come è stato come non è stato’, se voi volete parlare di chiacchiere e di situazioni procedurali fate pure”.