Le Ong, sin dall'avvento di Matteo Salvini al timone del Viminale, animano il dibattito politico e non. Il governo italiano, per bocca del ministro dell'Interno, ha lasciato intendere che i porti italiani, con le dovute eccezioni, sono e resteranno chiusi per le organizzazioni no profit che si occupano di soccorrere i migranti in mare. Il sospetto, mai nascosto dal leader della Lega, è che dietro presunte organizzazioni umanitarie si nascondano interessi privati che l'esecutivo italiano non intende assecondare, pagando il prezzo dell'accoglienza di migliaia di clandestini, rispetto ai quali il resto d'Europa preferisce girarsi dall'altra parte.
Il caso Sea Watch sembrava essersi concluso con lo sbarco a Catania e il seguente smistamento in altre nazioni dei cinquanta migranti, ma lo stato di fermo a cui è costretta l'imbarcazione alimenta nuove polemiche.
Il retroscena rivelato da Toninelli
Il fatto che, ad oggi, la nave risulti essere in stato di fermo nel porto di Catania diventa l'occasione per molti di vedere nella cosa una sorta di ritorsione da parte del governo italiano che, come detto, non è certo tenero nei confronti delle Ong. Il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha scelto, tuttavia, di chiarire la situazione attraverso un post che sembra raccontare in maniera oggettiva la verità sulla situazione. Nel suo post sottolinea come il provvedimento sia stato preso dalla Guardia Costiera e si tratta di una decisione strettamente dipendente da un parametro oggettivo che segnala la posizione di irregolarità dell'imbarcazione.
Viola, infatti, le norme in materia di sicurezza della navigazione e di tutela dell'ambiente marino poiché è registrata come "pleasure yacht". Si tratta di una categoria di imbarcazioni che, ovviamente, non può essere impiegato per salvare i migranti in mare. In Italia non può svolgere la funzione per la quale viene impiegata nel Mediterraneo.
"Se - sottolinea Toninelli - tu, milionario, compri uno yacht, vai in navigazione per piacere, non per sostituirti alla Guardia Costiera libica o di altri Paesi.
Toninelli ringrazia la Guardia Costiera
Toninelli, a conclusione del suo intervento su Facebook, ha voluto ringraziare la Guardia Costiera italiana per il lavoro svolto a tutela della legalità, ma ha anche lanciato una frecciata: "il governo olandese non ha nulla da dire rispetto a una imbarcazione di una Ong tedesca che chiede e ottiene la bandiera dei Paesi Bassi per scorrazzare nel Mediterraneo agendo fuori dalle regole?".
Ecco il post completo: