E' polemica a Bolzano intorno al primo cittadino, Renzo Caramaschi, che ieri sera è stato ospite del Grande Oriente d'Italia presso la sua storica sede di rappresentanza della villa 'Il Vascello', a Roma. Il Goi, come ben si sa, è la loggia massonica più antica d'Italia. Fondata nel lontano 1805, oggi conta numerosissime logge ad essa affiliate, e nel corso degli anni è divenuta famosa per il caso che ruotava intorno alla P2, la loggia coperta di cui era Maestro Venerabile Licio Gelli. Caramaschi si trovava nella Capitale ieri sera per poter presentare il suo nuovo libro, 'Il Sigillo d'Ambra', un romanzo che parla di Simon di Siviglia, giovane ebreo convertito, che nel corso del 1500 viene mandato in Austria, ad Innsbruck, come consigliere del ministro delle finanze.

Il primo cittadino bolzanese, oltre a svolgere la sua funzione di politico di centrosinistra, è anche infatti uno scrittore di romanzi storici. La visita però a fatto storcere il naso ai suoi oppositori, e alla stessa Anpi, che giudicano la scelta del sindaco poco appropriata, in quanto la massoneria avrebbe, a loro dire, un ruolo ancora poco chiaro nella storia italiana.

La consigliera pentastellata Fortini: 'Perché la politica bolzanina è così amica della massoneria?'

Una delle prime voci contrarie all'evento è proprio quella della consigliera comunale bolzanina del M5S, Maria Teresa Fortini che, in un suo post pubblicato a mezzo social, si chiede come mai la Politica locale sia così "amica" dei massoni.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la presenza della massoneria a Bolzano non è un tabù, infatti la stessa aveva già incrociato, anche se in modo non proprio diretto, il vicesindaco Christoph Baur. Quest'ultimo, in precedenza, ha ammesso di aver fatto parte, fino al 2011, di questa organizzazione, militando in una loggia tedesca.

Per la consigliera dei Cinque Stelle, che ha risposto alle domande di un giornalista, la massoneria è un'associazione pregna di "potere lobbistico" e i suoi riti iniziatici sono segretissimi. La stessa ha anche ricordato altri episodi che hanno visto la politica locale collegata ai massoni, ad esempio quanto accaduto con l'ex sindaco Spagnolli, che nel 2014 mandò gli auguri per la festività massonica.

Guido Margheri, presidente dell'Anpi, ha dichiarato che, se fosse stato al posto del sindaco, avrebbe accuratamente valutato la decisione di partecipare alla presentazione presso la sede di rappresentanza del Goi. "Non bisogna dimenticare cosa ha rappresentato la massoneria e soprattutto quella parte di massoneria per l’Italia", ha tuonato il presidente.

Il sindaco precisa: 'Non voglio far parte della massoneria'

Lo stesso Caramaschi, finito al centro delle polemiche per la sua partecipazione all'evento, precisa i dettagli dello stesso. Il primo cittadino ha dichiarato che non ha intenzione di iniziarsi alla massoneria, e poi l'invito era stato già stabilito molto tempo fa, precisamente già lo scorso anno.

Alcuni politici locali non hanno preso parte alle polemiche, come ad esempio Paolo Giacomoni (M5S), che ha ribadito che tutto questo fa parte della vita privata del primo cittadino, che quindi è libero di partecipare a qualsiasi iniziativa egli ritenga utile. Tra l'altro, proprio in questi giorni, questa testata ha raccontato alcuni retroscena che stanno emergendo in Sicilia, dopo il blitz dell'altro giorno a Trapani che ha portato a 25 arresti per mafia, durante l'operazione denominata "Scrigno". La massoneria qui, secondo alcune dichiarazioni raccolte dagli inquirenti, sembra aver svolto un ruolo di primo piano e Vincenzo La Cascia (già arrestato) ha riferito che "la massoneria era utile per avere consensi".