Non si placano le tensioni sulla Tav. Dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è, di fatto, schierato con il M5S, nelle scorse ore, ai microfoni di Rtl 102.5., il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato che la revisione può andare bene, ma l'opera va fatta. Il leader del Carroccio, poi, ha cercato di smorzare la polemica con Luigi Di Maio: "Io sono coerente, parlava ai suoi e non mi formalizzo".

L'opera va fatta

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, nel suo intervento radiofonico, ha sostenuto che la Tav fa va fatta e ha ricordato che, nel contratto di governo, è prevista una revisione dell'opera.

"Si possono tagliare strutture e spese, chiedere maggiori contributi alla Francia e all'Europa, ma non si può fermarla": Poi, ha concluso: "Conto che prevalga il buon senso".

Il vicepremier ha anche "messo a tacere" le voci che vorrebbero un rinvio della delicata decisione a dopo le elezioni Europee in programma a maggio: "il tunnel sarà lì anche l'8 giugno - ha asserito - la scelta va fatta".

Inevitabilmente, poi, il discorso è "caduto" sulle parole pronunciate ieri da Luigi Di Maio che ha dichiarato: "Salvini viola il contratto e minaccia un crisi? È da irresponsabile". Per evitare la polemica, il leader della Lega ha spiegato di essersi sempre comportato in maniera coerente e ha aggiunto: "Luigi parlava ai suoi, mi interessa il risultato finale".

Poi, però, ha rivendicato: "In questi mesi, ho sempre lavorato per riavvicinare posizioni distanti, non mi scandalizzo, ma vado al sodo.

In Francia bandi al via

Matteo Salvini ha anche annunciato che il prossimo lunedì, in territorio francese, partiranno quattro bandi per rimuovere la macchina che era ferma. L'11 marzo, inoltre si riunirà il Cda di Telt per pronunciarsi e sul via libera ai bandi da 2,3 milioni di euro.

Nel caso non partissero Bruxelles taglierà fin da subito 300 milioni sugli 813 previsti dal finanziamento.

La ministra dei Trasporti francese Elisabeth Borne, ieri sera, ha diffuso un comunicato dove ha commentato la presa di posizione espressa dal presidente del Consiglio Conte e ha ribadito l'importanza, per la Francia, del progetto Torino-Lione (oggetto di un trattato bilaterale ratificato nel 2017 e destinatario di finanziamenti europei).

Nel comunicato, Elisabeth Borne, ha anche chiarito che Parigi, durante questa "fase di discussione" è favorevole all'emissione di bandi, indispensabili al proseguimento dei cantieri Tav.