Matteo Salvini, sin dal suo insediamento al Ministero dell'Interno, ha fatto capire di avere tutte le intenzioni di dare seguito a quelle che erano state le sue promesse in sede di campagna elettorale in rapporto alla politica sull'immigrazione. Lo ha fatto anche e soprattutto chiudendo i porti alle Ong straniere, ritenendole non navi di salvataggio ma strumenti in mano a finanziatori occulti, interessati a mantenere vivo il business dei profughi. Dopo i casi Diciotti e Sea Watch, in queste ore è di fortissima attualità il dibattito legato alla nave Mare Ionio.

L'imbarcazione che, attualmente, ospita 49 migranti spera di poter ottenere l'autorizzazione a sbarcare a Lampedusa. L'idea del capo del Viminale sembra però totalmente opposta ed il post apparso sulla pagina Facebook di Salvini testimonia come il clima non sia destinato ad essere accogliente per la nave Ong.

A capo della Mare Ionio c'è il veneziano Luca Casarini

La novità rispetto al recente passato è che, stavolta, al centro del dibattito c'è una nave battente bandiera italiana. La nave Ong Mare Jonio si fregia del tricolore e fa capo alla "Mediterranea saving humans". Ha soccorso un barcone con quarantanove migranti in avaria, anticipando la Guardia Costiera libica. A capo della Mare Ionio c'è il veneziano Luca Casarini.

Il suo profilo, a dire la verità, appare assai poco compatibile con le idee politiche di Matteo Salvini, considerato che si tratta di un ex leader no global. Attraverso una raccolta fondi ha permesso la conversione di un rimorchiatore datato in un'imbarcazione finalizzata al salvataggio dei migranti in mare. Conta di poter sbarcare in Italia, magari attraverso una pressione popolare derivante da manifestazioni di piazza, ma per il momento non si registrano aperture da parte del governo.

Salvini attacca Casarini

Matteo Salvini che continua a rilanciare l'hashtag #portichiusi, ha sottoposto ai suoi followers quello che sarebbe il profilo di Luca Casarini dal suo punto di vista. Dal suo passato ha tirato fuori un'attività di osteria che avrebbe avuto come nome "Allo sbirro morto". La sua vicinanza agli ambienti di sinistra, sempre secondo quanto riportato nel post di Salvini, sarebbe determinata da un indizio abbastanza probante, ossia il fatto che sia stato consulente del Partito Democratico all'interno del governo Prodi.

Non a caso il Ministro lo definisce come una persona "coccolata dal Pd" alla guida di "centro sociale galleggiante". "E noi- si chiede Salvini - dovremmo cedere a questi personaggi?.

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