L'Onu punta il dito contro l'Italia, affermando che nel nostro Paese si stiano violando i diritti umani dei migranti, non rispettando al contempo gli obblighi internazionali. Gli "special rapporteurs" - gli esperti che lavorano per conto del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite - hanno criticato in particolare i sempre più ricorrenti episodi di razzismo e gli attacchi alle Ong e ai difensori dei diritti umani come Roberto Saviano.

Non è stato messo in dubbio il ruolo importante che l'Italia ha ricoperto e che continua ad avere in merito al salvataggio dei migranti e alla loro accoglienza, soprattutto a fronte dello scarso supporto fornito dall'Unione europea.

Tuttavia per l'Onu questa non può essere una giustificazione valida per non rispettare i diritti umani dei migranti.

Criticati gli attacchi di Salvini a Saviano

Gli "special rapporteurs" nella loro relazione hanno anche evidenziato come siano arrivati pesanti attacchi - soprattutto tramite i social media - a tutti coloro che si battono per la difesa dei diritti umani. Nello specifico, è stato citato il caso di Roberto Saviano: lo scrittore ha più volte contestato la Politica anti-migratoria del governo italiano, andando incontro ad attacchi verbali da parte del ministro dell'interno Matteo Salvini, il quale è arrivato addirittura a minacciarlo di fargli togliere la scorta.

Il caso delle Ong

Dall'Onu è arrivato un parere negativo anche per quanto concerne il caso delle Ong.

In particolare, è stata criticata la scelta del governo italiano di non fare attraccare le navi delle organizzazioni umanitarie nei porti della penisola. Inoltre sono state apertamente contestate le dichiarazioni di Di Maio che ha definito le Ong come "taxi del mare", e quelle di Salvini che ha etichettato come "vicecontrabbandieri" gli operatori umanitari.

Come conseguenza di tutto ciò, i relatori delle Nazioni Unite hanno constatato un calo di donazioni pubbliche e private verso le organizzazioni umanitarie, circostanza che ha influito sul loro lavoro di salvataggio ed assistenza dei migranti.

Imbarazzo per l'Italia

Infine è stato ricordato che lo scorso anno l'Italia è stata richiamata in ben cinque occasioni dagli organi internazionali per quanto riguarda problemi legati alla discriminazione, al razzismo e alla xenofobia, ma non è arrivata alcuna risposta.

Questa volta, però, il problema è ancor più serio e motivo di imbarazzo, se si pensa che il nostro Paese da pochi mesi è entrato a far parte del Consiglio sui diritti umani dell'Onu, e che ci resterà per i prossimi tre anni.