Anche se gli italiani non sembrano molto interessati alla questione TAV, prosegue serrato il dibattito politico e mediatico sull’opportunità o meno di costruire il mega tunnel ferroviario che dovrà collegare Torino e Lione. Posizioni diametralmente opposte quelle espresse dalle forze politiche di governo, con il M5S contrario e la Lega favorevole. Per Beppe Grillo la Tav (la declina al femminile ndr) sarebbe addirittura “morta”, mentre il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio scrive che i pentastellati non hanno alternative: o il Tav non si fa o devono far cadere il governo.

L’esatto contrario di quanto sostenuto questa mattina dal Corriere della Sera, secondo il quale Luigi Di Maio sarebbe pronto ad una svolta positiva sull’alta velocità dopo aver consultato un fantomatico sondaggio tra la base dei 5 Stelle.

Marco Travaglio smonta le fake news dei ‘giornaloni’ sul Tav

Nonostante i tentativi dei cosiddetti “giornaloni” di rendere complicata la vicenda, secondo Marco Travaglio quella del Tav è una “questione di una evidenza solare”. Visto che il M5S è contrario, la Lega favorevole, ma il tema non è contenuto nel contratto di governo, i pentastellati avrebbero solo due opzioni tra cui scegliere: o bloccare l’opera risparmiando un sacco di soldi, oppure, se si decide di farla, “far cadere il governo per non perdere la faccia”.

I progetti alternativi come la “mini Tav”, prospettati in questi giorni e che Travaglio smonta meticolosamente pezzo per pezzo, non esisterebbero “in natura”, ma esclusivamente “nella fervida fantasia di Salvini e dei giornaloni”. Il direttore del Fatto cita come estensori di fake news sul Tav tutti i principali quotidiani italiani: La Stampa, Repubblica, Il Messaggero e il Corriere della Sera.

Corriere della Sera: ‘70% dei grillini favorevole all’opera’

Ed è proprio quest’ultimo giornale, il Corriere, a riportare in bella evidenza questa mattina il presunto scoop su un ancora più presunto “dossier segreto” che avrebbe spinto il leader del Movimento, Luigi Di Maio, a dire sì al Tav. Il vicepremier, infatti, scrive il quotidiano milanese, avrebbe commissionato un sondaggio tra la base M5S da cui sarebbe emerso che, parole testuali del Corriere, “la stragrande maggioranza degli elettori grillini è favorevole all’opera”, addirittura il 70% di loro.

Insomma, Di Maio sarebbe pronto ad una “svolta” governista sul Tav, abbandonando le posizioni barricadere di Grillo e Di Battista.

Beppe Grillo: ‘La Tav è morta’

Una presunta svolta a 180 gradi, quella di Di Maio sul Tav, che va a cozzare tremendamente con quanto dichiarato ultimamente proprio dal guru del M5S, Beppe Grillo. “La Tav è ancora una stella che fa luce, ma è morta perché la mobilità sta cambiando - ha detto il comico venerdì sera al Teatro Colosseo di Torino durante il suo spettacolo Insomnia - gli industriali continuano a voler fare buchi nella roccia, svegliatevi”. Secondo il comico genovese le grandi opere del futuro non saranno costruite in cemento e calcestruzzo, altro che buco del Tav.