Sono passati appena pochi giorni dalla conclusione dell’intricato caso della Sea Watch 3, l’imbarcazione dell’omonima Ong battente bandiera olandese, rimasta per diverso tempo in mare con il suo carico di 47 migranti, poi fatti sbarcare in Italia dopo un accordo internazionale stretto con alcuni Paesi Ue. Questa mattina il ministro dell’Interno Matteo Salvini, durante il suo tour elettorale sardo ad Alghero, e poi sulla sua pagina Facebook, ha reso noto di essere stato informato da fonti del Viminale che l’imbarcazione Alan Kurdi della Ong tedesca sea eye sarebbe partita dal porto spagnolo di Palma di Maiorca con destinazione le acque della zona Sar libica, con l’intento, nemmeno troppo nascosto, di soccorrere eventuali barconi di migranti in difficoltà.

Nonostante ancora non si conoscano le intenzioni dell’equipaggio della Alan Kurdi, il leader della Lega non sembra avere dubbi: porti italiani chiusi alle navi cariche di clandestini.

La nave Alan Kurdi della Ong Sea Eye in rotta verso la Libia

I primi a dare la notizia della partenza della nave della Ong tedesca Sea Eye in direzione Libia erano stati proprio i ‘colleghi’ della Sea Watch. “La nave di salvataggio appena ribattezzata Alan Kurdi - hanno scritto su Twitter il 16 febbraio scorso - si è fatta strada nella zona Sar ieri sera. Il nostro equipaggio augura a tutti ogni successo e tutto il meglio”.

La notizia, evidentemente, è stata vagliata in queste ore dalle autorità italiane che, oggi, hanno messo al corrente Matteo Salvini della situazione.

Logico aspettarsi che la Alan Kurdi, una volta riuscita a ‘salvare’ migranti in mare, avrà l’intenzione di dirigersi verso il porto sicuro più vicino: l’Italia ovviamente, se si esclude la poco collaborativa Malta.

Matteo Salvini: ‘Sappiano che non arriveranno mai col loro carico di immigrati clandestini’

Anche se, come detto, la Ong Sea Eye non ha ancora reso note le sue intenzioni, e nemmeno se abbia già provveduto a prestare soccorso a qualche barcone, il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini ha voluto mettere previdentemente le mani avanti.

Sua intenzione è quella di evitare un nuovo braccio di ferro internazionale come avvenuto con il caso Sea Watch. Per questo, dal suo profilo Facebook, fa sapere agli umanitari tedeschi che “uomo avvisato, mezzo salvato”.

Il titolare del Viminale aggiunge di essere stato informato solo questa mattina dell’arrivo in zona Sar libica della Alan Kurdi.

Il capitano leghista si rivolge direttamente all’equipaggio dell’imbarcazione. “Sappiano - avverte - che con il loro carico di immigrati clandestini questi signori non arriveranno mai”. Un vero e proprio ultimatum che, al momento, i suoi ‘nemici giurati’ delle Ong sembrano voler ignorare.