Domenica si avvicina. Sarà il giorno delle elezioni europee che consegneranno all'Italia il termometro del consenso all'interno dell'elettorato. Si tratta di un momento particolarmente atteso, soprattutto alla luce dei costanti dissidi, almeno dialettici, che continuano ad esplodere tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Le ultime dichiarazioni di Giorgetti, in particolare, sembrano prefigurare che, in caso di conferma di successo della Lega, Salvini e i suoi potrebbero pretendere un ruolo egemone all'interno dell'esecutivo, suscitando lo sdegno dei grillini e il conseguente spettro di una crisi che rischierebbe di essere vicina.

Da parte del Movimento Cinque Stelle arrivano, invece, due prese di posizioni importanti. La prima è di Luigi Di Maio che, ospite di La 7 e de L'Aria che tira, ha evidenziato come le elezioni europee non cambieranno gli equilibri del Parlamento italiano, dicendosi pronto a proseguire sulla strada delle leggi da fare in coppia con la Lega. L'altra, ben più bellicosa, è quella di Alessandro Di Battista che, rivolgendosi a Salvini, proferisce parole che non contribuiscono a rasserenare gli animi.

Di Battista parla di chiacchiere della Lega

Alessandro Di Battista era da un po' che non faceva sentire la sua voce. I suoi toni, come spesso accade, sono particolarmente ruvidi e, in lui, raramente si avverte preoccupazione di poter urtare la sensibilità di chi risiede in altre parti politiche.

Non fa differenza che si tratti di Matteo Salvini, al momento leader di un partito che compone la maggioranza governativa ai suoi. Nelle ultime ore è salita agli onori delle cronache la sua proposta di abolire il reato di abuso d'ufficio, in maniera tale da slegare le mani di sindaci timorosi di rispettare solennemente la burocrazia.

Ospite di 'Adkronos Live', Di Battista ha commentato l'idea in maniera piuttosto eloquente: 'L'ennesima stupidaggine. Quelle della Lega sono chiacchiere da bar. Il punto politico sarà ad agosto, quando si voterà il taglio definitivo di 345 parlamentari".

Di Battista critica Salvini per i social

Quello che, almeno inizialmente, è un attacco alla Lega, ben presto acquisisce una mira maggiormente finalizzata ad attaccare Salvini.

"Chiacchieri di meno - tuona Di Battista, in merito all'immigrazione, prima di aggiungere: "lavori di più". L'invito è a concentrarsi in una strategia che possa aumentare il numero dei rimpatri. "Per me - puntualizza - concentrarsi su un barcone è miope. Alla lunga non regge nessuna politica". Ed, infine, la stoccata che non contribuirà certo a rasserenare gli animi tra le due anime del governo: 'Toglietegli i social. Più Ministero, meno Instagram. Gli devono togliere i social".