In questo fine settimana si tiene a Milano l’adunata nazionale degli alpini. Ieri, sabato 11 maggio, le ‘Penne nere’ si sono date appuntamento a piazza del Cannone dove è stata allestita la cosiddetta Cittadella degli Alpini. A far loro visita si è recato anche il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale ha colto l’occasione per rilanciare la proposta leghista di reintrodurre il servizio militare (e civile) obbligatorio, la vecchia naja insomma. Evidentemente la sua iniziativa non è piaciuta, tra gli altri, a due contestatori che si sono intrufolati nella festa dei militari dal cappello verde.

Una di loro, una ragazza con marcato accento del Sud (calabrese o siciliano), inquadrata dalle telecamere dei numerosi giornalisti presenti, ha cominciato ad inveire contro Salvini, accompagnata dai “buuu” del suo più attempato accompagnatore. Inevitabile, dopo pochi minuti, l’intervento delle forze dell’ordine, probabilmente della Digos, una cui agente donna non ha potuto fare a meno di chiedere i documenti ai due esagitati, mentre la contestatrice continuava a provocare dichiarandosi anche studentessa dell’Università Cattolica.

Il video delle contestazioni contro Matteo Salvini: ‘Non è una popstar con cui fare selfie’

Stavolta non si tratta del solito selfie ‘rubato’ da qualche giovane contestatore improvvisato, desideroso di farsi un po’ di pubblicità social accanto a Matteo Salvini.

Sabato scorso a Milano, in occasione dell’adunata nazionale degli Alpini, è andata in scena una protesta dal tono differente. Come già accennato, una ragazza (pantaloni bianchi, camicia dello stesso colore, voluminosa giacca blu e strano cappello in testa, anch’esso blu), accompagnata da un uomo (parzialmente calvo, giacca turchese e pantaloni bianchi), ha fatto ‘irruzione’ nella Cittadella degli Alpini allestita in piazza del Cannone.

“Buuu, buuu, no guarda penso che non lo vogliamo, non siamo invidiosi, non lo votiamo infatti. Vergogna, vergogna, buuu”, ha iniziato a gridare la giovane nei confronti del Vicepremier, mentre l’uomo la accompagnava con quei “buuu” da stadio.

La ragazza provoca gli agenti della Digos

I presenti li guardano con sorpresa e, in parte con disprezzo.

“Grande Matteo”, prova a gridare qualcuno per coprire la voce della disturbatrice. Ma lei ormai è un ‘megafono acceso’. “La parola libertà? Io ho un’altra educazione. Non è una popstar con cui fare i selfie - continua infatti a pronunciare frasi sconnesse e parzialmente senza senso - È una persona che decide di noi, male pure. Ma non c’è nessuno qua che ha a cuore noi, niente, le persone vostre?”. Le immagini a questo punto mostrano una donna, probabilmente un’agente della Digos, che, dopo essersi qualificata, chiede ai due improvvisati ‘Masaniello’ di mostrarle i loro documenti di identità. “Eh ma non si può parlare ormai, non si può parlare qua ormai. Ecco qual è. Le va bene quello dell’Università Cattolica?

- prosegue però nella sua quasi incomprensibile contestazione la ragazza che si dichiara studentessa dell’Università Cattolica, pretendendo di mostrare il suo tesserino universitario come documento - Visto che siamo comunque della Lega? No? Non è un documento? Ah ecco, ce li abbiamo, però non si può parlare. Non siamo stati aggressivi o volgari. Come vanno nelle case a togliere gli striscioni, chiedono i documenti”.