Il decreto sicurezza bis, tanto voluto dal Ministro Matteo Salvini, è stato approvato durante il Consiglio dei Ministri in programma ieri, martedì 11 giugno. Il testo - che si fonda sulla lotta all'immigrazione clandestina e sulla maggior tutela delle forze dell'ordine - presenta alcune modifiche ed integrazioni rispetto alla bozza resa nota qualche settimana fa. Soddisfatto il leader della Lega che è già pronto per una nuova grande sfida: la riforma della magistratura.
'Habemus decretum'
"Habemus decretum sicurezza bis". Si è aperta con questa solenne dichiarazione del vicepremier Salvini la conferenza stampa a Palazzo Chigi che ha concluso il Cdm di ieri.
Poi, prima di presentare il nuovo e controverso provvedimento, ha commentato: "Abbiamo fatto un passo in avanti per la sicurezza".
Il decreto, composto da 18 articoli (meditati e rivisti), ha tre finalità principali. Innanzitutto la lotta all'immigrazione clandestina. Se non vi sarà alcuna multa per chi esegue dei salvataggi in mare, vi saranno comunque delle sanzioni per le navi che, nonostante la diffida, si avvicinano alle coste. inoltre, tutte le navi che vengono meno alle disposizioni della Guardia di Finanza, saranno passibili di confisca mentre il comandante, l'armatore ed il proprietario andranno incontro ad una multa che potrà variare da un minimo di 10 mila euro ad un massimo di 50 mila euro.
Il nuovo provvedimento, prevede, inoltre la possibilità di utilizzo sia di agenti sotto copertura che delle intercettazioni.
Il ministro degli Interni Salvini ha aggiunto: "Nel decreto sicurezza bis c'è un capitolo a cui tengo particolarmente che inasprisce le sanzioni verso chi con caschi, mazze o bastoni attacca le contro le forze dell'ordine.
Non si tratta di normali manifestazioni pacifiche. Poi, il leader della Lega ha introdotto la cosiddetta norma spazza-clan, che prevede, nei prossimi due anni, l'assunzione straordinaria di 800 amministrativi da adibire alla notifica delle sentenze.
E ora tocca alla magistratura
A chi giudica il decreto sicurezza bis troppo repressivo, Matteo Salvini, ha replicato che si sono limitati a specificare che, nel corso delle pubbliche manifestazioni, gli episodi di violenza debbano prevedere un concreto pericolo per persone o cose.
Poi, ha concluso che non ritiene che la libertà di pensiero degli italiani passi attraverso petardi, razzi, bastoni e mazze.
Nonostante abbia appena portato a casa una vittoria importante, il ministro dell'Interno però non è intenzionato a fermarsi. All'ora di cena (e poi durante la trasmissione Porta a Porta) ha annunciato che è pronto ad avviare la riforma della magistratura. Una riforma pressoché impossibile, che tutti - prima di lui - hanno provato invano di fare. "La prossima settimana - ha spiegato - chiederò al ministro Bonafede un incontro. Poi, Matteo Salvini ha precisato: "Voglio fare la riforma con avvocati e magistrati e la voglio fare per gli italiani":
#Salvini: è il momento storico propizio per una riforma della Giustizia, da fare con magistratura e avvocatura, non contro, come fece sbagliando anche il centrodestra. Bisogna rimettere al centro del dibattito anche la separazione delle carriere tra pm e giudici.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 11 giugno 2019
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