La vicenda della nave Sea Watch 3, rimasta per circa due settimane al largo dell'isola di Lampedusa, non è ancora giunta al termine. Il natante della Ong tedesca nelle scorse settimane ha infatti tratto in salvo 42 migranti e ha chiesto fin dal primo momento alle autorità italiane di poter sbarcare in un porto sicuro. La comandante Carola Rackete, visto il diniego delle autorità italiane ed europee, ieri ha deciso di forzare il blocco e dirigersi verso l'isola, dove è arrivata pochi minuti fa, ovviamente senza poter far sbarcare nessuno. Per tutta la notte scorsa la nave è rimasta ferma a circa un miglio dall'isola.
Deputati Pd chiedono di salire a bordo nave
Sul molo dove è attraccata la Sea Watch 3 si sono radunate le Forze dell'Ordine, ma anche alcuni membri del Parlamento italiano, i quali sarebbero tutti appartenenti a forze politiche di sinistra, come ad esempio +Europa, Leu e Pd. Sull'isola è comparso però anche un presidio anti-Ong con a capo l'ex Sindaco dell'isola, Angela Maraventano. Lo stesso vicepremier, nonché ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha definito l'atteggiamento di questi politici "anti italiano" proprio perché la capitana non ha rispettato le regole imposte dall'Esecutivo, facendo entrare tutta questa gente irregolarmente sul territorio italiano. Il primo a raggiungere l'isola è stato Nicola Fratoianni, deputato di Leu.
Ma ci sono anche Riccardo Magi di +Europa e vari esponenti del Pd come Matteo Orfini, Gennaro Migliore, Graziano Delrio e Davide Faraone. I deputati hanno chiesto alle autorità marittime di poter salire a bordo della nave nel corso del pomeriggio odierno.
Continuano i piccoli sbarchi
Nelle scorse ore intanto sull'isola sono sbarcati altri migranti, giunti con dei barchini dalle coste dell'Africa.
Questa mattina ne sono arrivati circa 40, mentre non è dato ancora sapere quando scenderanno i migranti sulla nave Sea Watch 3. Adesso gli scenari possibili sono veramente tanti: molto probabilmente scatterà un'ammenda pesantissima, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 mila euro. La Rackete, per il suo gesto di sfida verso le autorità italiane, potrebbe essere condannata nella peggiore delle ipotesi anche al carcere, ed accusata di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina o associazione a delinquere.
Ma lei di tutto questo se ne infischia: secondo quanto ha dichiarato alla stampa nelle scorse ore, la vita di quelle 42 persone, vale molto di più dei giochi politici.
Matteo Salvini ieri le aveva ricordato che nel nostro Paese è in vigore il Decreto Sicurezza, il quale non consente a nessuno di far entrare illegalmente sul territorio italiano dei richiedenti asilo. Lo stesso leader del Carroccio aveva definito la nave della Ong come "pirata", dichiarando anche che i naufraghi in questione non possono dichiararsi profughi, in quanto per pagare la traversata verso l'Europa sborsano una cifra abbastanza considerevole.