In occasione della puntata di "Dimartedì" su La7 di questo 4 giugno è intervenuto Walter Veltroni, ex sindaco di Roma e primo segretario nazionale del Pd, che tornava a parlare in Tv dopo diverso tempo di assenza e ne ha approfittato per esprimersi a tutto tondo sulla fase Politica attuale, parlando del Governo, dell'opposizione e degli scenari futuri.
Walter Veltroni parla dell'avanzata del populismo
Walter Veltroni ha esordito dicendo: "Bisogna capire i fenomeni e le ragioni da cui scaturisce il consenso, altrimenti si fa l'errore di sempre di trattare con disprezzo l'atteggiamento degli elettori.
Nell'opinione pubblica che vota per i populismi c'è disagio e paura, c'è fragilità. Dire che le persone sono ignoranti sarebbe una giustificazione troppo facile e che la sinistra spesso si è data quando succedevano cose che lei non capiva, invece i cittadini non sono ignoranti ma valutano e giudicano: se la tua proposta non è adeguata vanno altrove. Ovviamente ci sono delle condizioni storiche, come questa, che aiutano un sentimento come la paura: la precarietà e l'idea di avere poco e sempre meno è inevitabile avere paura. L'Italia che non ha paura deve parlare con il pezzo di Italia che ha paura, per trasformarla da sentimento irrazionale in voglia di cambiamento. Nelle periferie si ha paura, ora si rischia che diventi violenza e odio.
Il sovranismo e il nazionalismo sono sempre stati propedeutici alle guerre".
Veltroni sul ruolo di Lega e M5S oggi
Veltroni si è poi espresso su Salvini: "Lui non è che abbraccia i 5 Stelle, li stritola. Lui è la nuova destra, che può fare dei danni spaventosi a questo paese. Si guardi la situazione economica del Paese, e una logica in cui si continua a spendere con la logica della carta di credito, dicendo 'domani pagherò' e la conseguenza sarà una manovra pesante nei prossimi mesi.
Se usciamo dall'Euro ci raccolgono col cucchiaino. Russia, USA e Cina vogliono distruggere l'Europa, noi non possiamo presentarci come tanti staterelli piccoli, altrimenti non contiamo niente. Se salta l'Europa noi Italia siamo destinati ad andare contro un muro e verso una situazione davvero drammatica".
L'ex sindaco di Roma ha poi parlato del Movimento 5 Stelle: "Loro sono schiacciati fra due posizioni, ovvero quella della sinistra filo-europea e quella di Salvini che vuol distruggere l'Europa, loro sono in mezzo, così come su molte altre cose.
Cambiano tono con molta repentinità. Ad esempio hanno dato giudizi morali negativi verso la Lega, ma poi ci governano insieme, cosa che non dovrebbe accadere se uno ha un pregiudizio morale (...) Il M5S non hanno mostrato esperienze di governo locale particolarmente innovativo: non hanno infatti la competenza e l'esperienza necessaria. Quando uno si fa operare vuol sapere se il chirurgo ha la laurea, e così anche per governare un Comune servono delle caratteristiche di esperienza, formazione e autorevolezza che non sono prodotte dal consenso sulla rete".
Le critiche e i consigli di Veltroni al PD
Parlando del PD, ovvero il partito che ha contribuito a fondare oltre 10 anni fa, Veltroni ha detto: "La sinistra deve guardare all'elettorato del M5S senza l'atteggiamento aristocratico, così come all'elettorato della Lega.
La sinistra non può non capire che un pezzo del proprio popolo è trasmigrato verso queste forze e va recuperato. Quando perdi la metà dei voti devi porti queste domande. Tanti che oggi votano M5S nel 2008 speravano nell'innovazione del PD, bisognerebbe ora andare a cercare con umiltà uno a uno per capire dove si è sbagliato e presentarsi con concretezza e la capacità di accendere un sogno. (...) I cicli della politica sono molto rapidi, io penso che sarà così anche per il populismo: quando si vedrà che la Flat Tax non è stata approvata, che i 600.000 migranti non sono stati rimandati a casa, che la sicurezza del Paese non è migliorata e che la situazione economica del Paese peggiora, la gente si renderà conto.
La sinistra deve saper interpretare questa crescita elettorale, che è solo un segno seppur incoraggiante ma non esaustivo". Prima di aggiungere: "Il PD è l'unico caso di partito di sinistra che nasce da una fusione fra identità e tradizioni diverse, separarle oggi sarebbe un errore gravissimo, ci riporterebbe indietro e sarebbe un gran favore alla destra".
Walter Veltroni ha concluso con una 'previsione' sulla durata del Governo Conte: "Loro possono rappattumare fino a domenica perché ci sono i Ballottaggi, ma mi pare molto difficile che vadano avanti. A meno che i 5 Stelle decidano di 'consegnarsi' e concludere questa Sindrome di Stoccolma esaltando il loro carnefice Salvini, se invece non è così, è inevitabile che si vada verso una rottura e quindi verso le elezioni anticipate".