La decisione del gip di Agrigento, Alessandra Vella, di disporre la scarcerazione della capitana della Sea Watch 3, Carola Rackete, dopo quattro giorni passati agli arresti domiciliari, ha fatto letteralmente perdere le staffe a Matteo Salvini. La deliberazione del giudice agrigentino è arrivata nella serata di martedì 2 luglio e il Ministro dell’Interno ha reagito immediatamente, pochi minuti dopo, con una lunga diretta Facebook in cui si è scagliato, senza fare nomi, contro tutte quelle toghe che decidono di fare politica mentre sono ancora magistrati, invitandoli invece a candidarsi.

Per Salvini è assurdo che una “comandante criminale” come Carola, che ha speronato una imbarcazione della Guardia di Finanza sia stata liberata. Per lei è già pronto un decreto di espulsione firmato dal prefetto della città siciliana, ma si dovrà prima attendere l’interrogatorio della capitana della Sea Watch, fissato per la settimana prossima. Intanto, il nuovo scontro tra Salvini e i giudici indigna il Pd che, per bocca di alcuni suoi esponenti di punta come Matteo Orfini, accusa il ‘capitano’ di essere un eversore.

La rabbia di Matteo Salvini contro il giudice che ha scarcerato Carola Rackete

È un Matteo Salvini sorridente ma visibilmente contrariato quello che si presenta ai suoi fan con una diretta Facebook nella serata del 2 luglio, pochi minuti dopo aver ricevuto la notizia che il gip di Agrigento, Alessandra Vella, ha rimesso in libertà Carola Rackete.

“Disubbidire a leggi dello Stato, attaccare, speronare, rischiare di ammazzare militari Italiani non vale la galera”, dichiara uno sconfortato leader leghista nel video della durata di quasi 20 minuti. “E questa sarebbe giustizia?”, si chiede poi in maniera retorica comunicando di essere “indignato e schifato”, ma di non volersi assolutamente arrendere.

Il suo scopo è quello di restituire “onore, orgoglio, benessere, speranza e dignità alla nostra Italia”, a tutti i costi. Il Ministro dell’Interno, infuriato con la giudice che fa politica, promette, o minaccia, una urgente riforma della giustizia al fine di “selezionare e promuovere chi la amministra e cambiare i criteri di assunzione”.

Matteo Orfini attacca il ‘capitano’: ricoperto di insulti sui social

Insomma, l’ennesimo muro contro muro tra Salvini e i giudici, sempre scatenato dal contrasto sulla questione dell’immigrazione. Un atteggiamento, quello tenuto dal Vicepremier padano, che ha provocato un sussulto nel Pd, il primo avversario del ‘capitano’. Il più scatenato di tutti è l’ex presidente renziano del Nazareno, quel Matteo Orfini già protagonista della salita a bordo della Sea Watch insieme ai colleghi Graziano Delrio, Davide Faraone, Riccardo Magi e Nicola Fratoianni. “Guardate il video di Salvini - cinguetta un visibilmente indignato Orfini sul suo profilo Twitter - è semplicemente eversivo. Un uomo su di giri che abusa del suo ruolo e del suo potere”.

Il ‘giovane turco’ esprime quindi piena “solidarietà alla magistratura”, ma anche “alla polizia che non merita un Ministro così”. Peccato per lui che, a corollario del suo post, siano subito apparsi centinaia di commenti negativi e pro capitano. “Guardi che le forze dell’ordine tutte - scrive ad esempio un utente - sono fiere e contente che sia arrivato un Ministro che ha ridato loro il senso e la dignità che voi stavate negando”.