Matteo Salvini e Carola Rackete possono essere considerati i due volti del caso Sea Watch. Da un lato c'è la capitana dell'imbarcazione Ong che sceglie di forzare il blocco navale italiano in nome della necessità di preservare l'incolumità degli oltre 40 migranti a bordo della sua imbarcazione. Dall'altro c'è il Ministro dell'Interno italiano che non indietreggia rispetto alla sua idea di non accogliere le navi delle organizzazioni non governative per tutelare l'Italia e la possibilità che qualcuno stia attuando un disegno quasi criminoso per fare arrivare quanti più migranti possibile nel Bel Paese con l'Europa che, a suo dire, si gira dall'altra parte.
Una volta esaurito il fatto, però, ci sono le scaramucce: dialettiche e legali. Nelle ultime ore sarebbe emersa l'intenzione da parte della giovane donna tedesca di querelare il leader della Lega che ha avuto, però, già il modo di esternare la sua replica piccata dichiarando di non vedere l'ora. Prosegue, dunque, la saga dello scontro dialettico tra due figure che rappresentano le due facce di una medaglia in cui ogni superficie è contrapposta all'altra anche sotto il profilo ideologico.
Il legale di Carola annuncia querela a Salvini
Alessandro Gamberini, legale di Carola Rackete, ha annunciato ai microfoni di Radio Cusano Campus l'intenzione di portare Matteo Salvini in tribunale. Un proposito che nasce dall'idea di querelare il Ministro che, in questi giorni, si sarebbe reso protagonista di diverse uscite particolarmente lesive nei confronti del capitano della Sea Watch.
Secondo, infatti, quelle che sono le parole riportate anche da Huffington Post, le contingenze ne darebbero i margini. "Non è facile - ha fatto sapere - raccogliere tutti gli insulti che Salvini ha fatto in queste settimane e anche le forme di istigazione a delinquere, cosa che è ancora più grave se fatta da un Ministro dell’Interno”.
Matteo Salvini non abbassa il tiro
La prospettiva dii incontrare Carola Rackete in un'aula giudiziaria non intimorisce Matteo Salvini che, anzi, a precisa domanda risponde senza indietreggiare. Il Ministro utilizza parole particolarmente dure nei confronti del capitano tedesco: "“Non vedo l’ora di incontrarla in tribunale. Non vedo l’ora di guardare in faccia una che ha provato a uccidere militari italiani".
Questo fa il paio con altre dichiarazioni in cui il fatto che la Rackete potesse querelarlo risultasse quasi stucchevole alla luce del fatto che, secondo lui, "infrange leggi e attacca navi militari italiane, e poi mi querela". C'è attesa, adesso, per capire come si evolveranno le cose, considerato che Carola Rackete, pur essendo stata scarcerata dal gip, dovrà rispondere in tribunale dei reati che le vengono contestati e adesso pare anche orientata a portare Salvini in tribunale.