La lunga esperienza giornalistica di Bruno Vespa è alla base del fatto secondo cui la sua sia un'opinione abbastanza autorevole quando c'è da provare a delineare orizzonti e prospettive della politica italiana. Gli interrogativi attuali, al momento, riguardano quanto l'attuale maggioranza governativa formata da Lega e Movimento Cinque Stelle è destinata a restare in piedi e cosa accadrebbe qualora tutto dovesse crollare.

A ciò si aggiunge naturalmente il fatto che qualcuno, come Matteo Salvini, forte di un consenso nettamente superiore agli altri potrebbe avere convenienza nel fare una mossa o un'altra.

In particolare Bruno Vespa, in un editoriale apparso sulla testata online Quotidiano, mette in piedi un ragionamento logico basato sul fatto che la prospettiva che Pd e Movimento Cinque Stelle potrebbero eleggere il prossimo presidente della Repubblica potrebbe essere un'eventualità in grado di spingere Matteo Salvini a staccare la spina all'attuale esecutivo.

Pd e M5S: un matrimonio possibile

I sondaggi, com'è noto, vedono al momento una Lega proiettata al di sopra del 35%, un Pd in lenta risalita ed un Movimento Cinque Stelle nettamente al di sotto di quelli che erano stati i risultati conseguiti alle ultime politiche. Si capisce, perciò, che qualora il governo cadesse, potrebbe essere interesse di Salvini andare subito alle elezioni (formando magari un governo con FdI e forse Fi), al contrario 'dem' e grillini potrebbero avere interesse a sfruttare i numeri in Parlamento per formare una nuova maggioranza e dare vita ad un nuovo esecutivo che, di fatto, avrebbe, almeno nella composizione, la possibilità di arrivare alla prossima elezione del presidente della Repubblica che, a quel punto, diventerebbe espressione dei due partiti in questione.

Dall'ala renziana del Pd: no ad alleanza con il M5S

"Non ci sarebbe da meravigliarsi - scrive Vespa - se il successore di Sergio Mattarella fosse eletto da 5 Stelle e Partito democratico che nel parlamento attuale hanno la maggioranza assoluta". Una prospettiva che, a detta del giornalista, rappresenterebbe un "ulteriore incoraggiamento a Salvini di non arrivare alla scadenza della legislatura".

Occorre, però, precisare che, al momento, al di là delle aperture di qualcuno come Franceschini, non mancano le opposizioni 'dem' all'alleanza con il M5S. La chiusura netta arriva dall'ala renziana del partito con l'ex Sindaco di Firenze in testa e Maria Elena Boschi che hanno parlato in maniera chiara in merito. Si attende adesso di capire come sceglierà di comportarsi Matteo Salvini, forte del suo maggiore come consenso, e quello che sarà il comportamento degli alleati grillini.