Carlo Calenda, negli ultimi mesi, è stato senza dubbio una delle voci più critiche nei confronti del Partito Democratico. Fa effetto che si dia questa definizione a chi, di fatto, può essere un considerato un militante 'dem', ma serve a sottolineare quanto l'ex Ministro si sia dimostrato attento a segnalare quelli che, secondo lui, sarebbero comportamenti e modi di fare sbagliati che, ad oggi, sono alla base della regressione del consenso avuta negli ultimi anni e solo parzialmente tamponata dal nuovo corso targato Zingaretti. In un video pubblicato sui suoi profili social ha avuto toni particolarmente duri nei confronti di due esponenti del partito che, per motivi diversi, sono saliti agli onori delle cronache.

Il primo è stato Sandro Gozi, fresco di nomina nei quadri governativi francesi con un incarico agli affari europei, l'altro, invece, Ivan Scalfarotto, reo di essere andato a far visita agli americani accusati di essere responsabili dell'omicidio del vice brigadiere Cerciello Rega.

Calenda spiega perché Gozi in Francia è una cosa grave

Calenda è intervenuto sulla questione con due post. Uno è un video in cui enuncia passo dopo passo quelli che sono i suoi pensieri sulle due vicende che, di fatto, lui equipara, definendolo, in un altro tweet "vette di stupidità". "È il caldo. Spero - scrive Calenda - che sia il caldo. Perché tra Gozi ieri e Scalfarotto oggi vi giuro che stiamo raggiungendo vette di stupidità mai prima conquistate nella politica contemporanea".

Partendo da Sandro Gozi, evidenzia, come debba essere definito "inaccettabile" l'idea che possa lavorare nel gabinetto del governo francese. Calenda, infatti, reputa la Francia un paese amico, ma sottolinea come "l'interesse nazionale francese talvolta coincide con quello italiano , talvolta no". Ad aggravare la posizione di Gozi di fronte agli italiani ci sarebbe il fatto che è destinato ad andare a ricoprire lo stesso ruolo che aveva avuto in Italia.

"Sa - tuona Calenda - un sacco di cose sulle nostre posizioni, sulle nostre idee, su dossier riservati, relativamente a quelle materie per cui andrà a lavorare con i francesi".

Calenda non condivide il gesto di Scalfarotto con gli americani

Calenda ne ha, come detto, anche per Scalfarotto che, dopo le polemiche sull'interrogatorio di Hjorth, ha voluto assicurarsi di quali potessero essere le condizioni dei due americani in carcere.

"E' stato - evidenzia Calenda - un gesto molto specifico e molto simbolico".

"Quando - prosegue - è accaduta quella cosa gravissima in caserma con l'indagato bendato abbiamo preso posizioni durissime, ma l'Arma dei Carabinieri ha reagito immediatamente e ha detto che quelle cose non gli appartengono".

Manifestando chiaro ed evidente dissenso rispetto a quanto fatto dai due 'dem' Calenda esprime un punto di vista politico chiaro: "Queste due cose messe insieme hanno immediatamente riportato il dibattito politico sul Pd rinverdendo dei luoghi comuni che sul Pd ci sono. L'idea che preferisce tutelare gli interessi degli altri paesi e che non sta dalla parte dei Carabinieri, ma degli assassini. Sono due menzogne orrende, ma dobbiamo stare attenti a come le gestiamo. Rischiamo di offrire vantaggi straordinari al governo più pericoloso della Repubblica Italia".