Marco Travaglio, come al solito, affida il suo pensiero ad un editoriale apparso sulla prima pagina de Il Fatto Quotidiano. Un punto di vista quello del giornalista che conferma la propria buona visione di un eventuale governo sostenuto da Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico con Giuseppe Conte confermato premier. Un orizzonte che diventa anche il presupposto per muovere delle critiche ai dem che solo un anno fa si ribellavano in maniera netta all'ipotesi di un'alleanza con i grillini, ma anche per sottolineare quali scenari potrebbero essere evitati dalla formazione di una nuova maggioranza all'interno dell'attuale legislatura.
Travaglio sottolinea come 'Rosseau ragionava'
L'alleanza del Movimento Cinque Stelle con il Partito Democratico potrebbe non essere vista di buon occhio da una parte dell'elettorato grillino. Occorre, infatti, ricordare come il partito sia nato con un pensiero anti-establishment che forse il Pd sembra incarnare in pieno, almeno secondo le accuse rivolte ai dem dall'universo giallo. Non a caso in molti temono che sottoporre l'ipotesi di un governo giallorosso alla piattaforma Rosseau rischierebbe di far emergere il malcontento di una larga fetta di sostenitori grillini. Travaglio, però, non è di questo avviso evidenziando come la piattaforma porti il nome di uno come Rosseau che, ci tiene a sottolinearlo, 'ragionava'.
Allo stesso modo non manca di ricordare come anche un anno fa si parlò di rivolta del web per un'eventuale intesa, poi arrivata, con la Lega. Un precedente che dovrebbe essere eloquente, poiché, secondo quanto mette in risalto Travaglio: "il programma del Pd per quanto vago e cangiante è meno distante da quello grillino di quello leghista"."Chi ha il mal di pancia - ammette - va capito".
Un Conte bis giallorosso per Travaglio non è la cosa peggiore
"Il Conte 2.0 in salsa giallo-rossa - sottolinea Travaglio - è la peggiore soluzione eccettuate le altre". Una considerazione che nasce dal fatto che le altre soluzioni sarebbero elezioni subito con trionfo del centrodestra unito (Salvini-Meloni-Berlusconi) che rischierebbe di cancellare le leggi bandiera del M5S grazie ad un Rosatellum che darebbe una vittoria schiacciante all'asse Lega-Fi-FdI.
L'altra soluzione sarebbe tornare con Salvini e ciò sarebbe sinomino di un divorzio con l'apprezzato premier Conte e di nuova esposizione a quella che Travaglio definì come potenziale "ennesima fregatura di quel campione di slealtà che è Salvini". Travaglio tiene inoltre a sottolineare che il leader della Lega non è cattivo, ma è proprio fatto così. Adesso non resta che attendere per capire cosa accadrà.