Un Agosto così tormentato a livello politico non si viveva forse dall'estate 2011 quando a creare preoccupazioni agli italiani impegnati a rilassarsi in vacanza c'era lo Spread che avrebbe toccato da lì a poco quota 500 punti. Sono passati solo otto anni ma sembrano passati secoli, allora c'era il Governo Berlusconi che si apprestava ad affrontare i suoi ultimi mesi di governo del Paese. Il Corriere della Sera ha voluto testare gli umori politici degli italiani attraverso la pubblicazione di un sondaggio realizzato il 29 agosto dall'istituto guidato da Nando Pagnoncelli che sembra poter far riflettere molto i leader politici.
Lega giù, ma il centrodestra tiene
Il primo partito continua ad essere la Lega che, rispetto all'ultima rilevazione, segna una perdita rilevante passando da consensi pari al 35,9% (secondo un sondaggio realizzato dallo stesso Pagnoncelli lo scorso 18 luglio) all'attuale 31,8%. Gli italiani sembrano non aver perciò apprezzato la decisione di Matteo Salvini di staccare la spina al Governo Conte e, come vedremo, hanno premiato le due compagini che si sono rese disponibili per la formazione di un governo. In tema di centrodestra completa il quadro politico Fratelli d'Italia che ormai si conferma pienamente seconda forza della coalizione attestandosi al 7,8%.
I sondaggi non sorridono invece al movimento politico di Silvio Berlusconi che ormai sembra notevolmente distanziato dalle altre due compagini.
Forza Italia continua a perdere consensi fino ad arrivare ad un esiguo 6%. Bisognerà vedere se la classe dirigente azzurra avrà la forza per rilanciarsi, anche se sembra difficile essendo schiacciata a destra da Lega e Fratelli d'Italia. Ad oggi il centrodestra avrebbe comunque la possibilità di avere una maggioranza schiacciante in Parlamento nel caso si dovesse tornare alle urne.
L'intera coalizione arriverebbe infatti al 45,4% che, secondo un sondaggio di YouTrend, permetterebbe di vincere potenzialmente gran parte dei collegi uninominali.
Sorridono PD e M5S
Al possibile accordo di governo brinda sicuramente il Movimento 5 Stelle che grazie ad un autorevole leader quale si è dimostrato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è passato dal 17,4% (dato che emergeva da un sondaggio del 18 luglio) al 24,2%.
Fare il governo conviene perciò ai grillini che dovranno comunque risolvere il tema relativo alla votazione su Rousseau, che potrebbe invece indicare ai dirigenti del movimento di abbandonare le trattative e tornare al voto.
Anche per il Partito Democratico si verifica una leggera e timida crescita, dato che passa dal 21,6% (dato che emergeva dal sondaggio del 18 luglio) al 22,3%. Nelle prossime settimane bisognerà vedere se l'allontanamento di Carlo Calenda avrà ripercussioni sui consensi dei democratici e se subiranno una diminuzione di qualche punto decimale.