La trattativa per formare una nuova maggioranza di governo è ripartita dopo aver rischiato di arenarsi la scorsa notte. Il vertice di quattro ore a Palazzo Chigi sembrava aver portato una fumata di colore grigio scuro, adesso però i contatti tra M5S e Pd stanno proseguendo, in contemporanea con il secondo giro di consultazioni avviato dal Presidente della Repubblica. A margine di questa convulsa giornata, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha scritto un lungo post sulla sua pagina Facebook esponendo ad elettori e simpatizzanti pentastellati il suo punto di vista.
Quello di un politico che, come altri del Movimento, è stato protagoniste di aspre battaglie verbali con il Pd.
'Col Pd possiamo vincolarci ai punti contemplati in un accordo'
Parecchi elettori del M5S sono perplessi, normale esserlo dinanzi ad un'eventualità che fino al mese scorso era pura fantascienza. "Certamente non è semplice - scrive Toninelli commentando il possibile accordo con il Pd -- e ve lo dice uno che ha condotto la battaglia per salvare la Costituzione dall'attacco di Renzi". Una questione morale che, però, ora va messa dal parte per il bene del Paese. Toninelli in proposito descrive l'Italia "davanti ad un bivio" e cita i pericoli che, a suo modo di vedere, potrebbero diventare realtà nel caso in cui non si trovasse un accordo per formare la nuova maggioranza.
"C'è rischio dell'abisso per il Paese con l'aumento dell'Iva ed un governo che ripresenti ancora Berlusconi", questa è una delle vie indicate ed è quella che, secondo l'esponente pentastellato, va assolutamente evitata, mentre l'altra è "un accordo a quattro mani con il Pd di Zingaretti. Le parti, pur radicalmente diverse, possono vincolarsi ai punti di questo accordo".
Ed i punti sarebbero quelli già esposti dal leader Luigi Di Maio sul quale "il Pd è chiamato ad esprimersi con chiarezza".
'Necessario tutelare i beni comuni'
Tra questi punti, Toninelli ne cita uno che investe la sua attuale competenza di ministro delle Infrastrutture. "C'è un impegno che bisogna portare avanti per tutelare i beni comuni e questo passa anche dalla revoca delle concessioni".
Nel dettaglio, viene citata la revoca delle concessioni autostradali "dietro cui vi sono colossi con potenza finanziaria che se solo osi nominare ti mettono contro un'intera macchina mediatica per distruggerti. Con me ci sono andati vicino", sottolinea il ministro Toninelli.
'La Lega si è messa fuori gioco da sola'
Danilo Tonielli, entrando sempre più nello specifico delle sue competenze cita anche "il lavoro istruttorio per il riequilibrio dei rapporti tra concessionari e Stato" definendolo "in uno stato avanzato", ma evidenziando che "la Lega ha sempre fatto muro". Qui parte una stoccata nei confronti dell'ex alleato. "Hanno deciso di mettersi fuori gioco da soli, però il nostro obiettivo resta anche senza la Lega".
Tornando alle trattative per il nuovo esecutivo, il parere di Toninelli è quello di "un dibattito che fa sembrare le cose più complicate di quello che sono", ma la sua ricetta è semplice: "Basta parlare di temi e non solo dire di doverlo fare".