In un'intervista a Famiglia Cristiana, il sindaco di Roma Virginia Raggi ha detto la sua contro Salvini e il Decreto Sicurezza Bis, a difesa dei diritti dei più deboli e delle leggi del mare. Secondo il primo cittadino della capitale la questione immigrazione deve essere affrontata in Europa, e allo stesso tempo non si può fare la voce forte con i più deboli.

'Non si lascia naufragare nessuno'

"La legge del mare è sempre la stessa: non si lascia naufragare nessuno". Virginia Raggi, intervistata da Famiglia Cristiana, ha detto la sua sull'immigrazione e attacca senza troppi veli il Decreto Sicurezza Bis e il suo ideatore principale, Matteo Salvini.

L'accoglienza dei migranti è un problema di cui bisogna prendersi carico con tutta quanta l'Europa: la voce grossa non va fatta coi deboli, ma coi più potenti.

E oltretutto bisogna pensare ai paesi poveri e in via di sviluppo: i paesi industrializzati devono smetterla di depredare e sfruttare le risorse di questi paesi. Bisogna investire in progetti di sviluppo per tutti quei paesi, questo sarebbe un modo per aiutarli "a casa loro". Il sindaco non teme le critiche di Salvini, ammettendo che preferisce piuttosto replicare con in fatti. Teme da un lato che la recente crisi di governo possa avere ripercussioni importanti sulla Capitale, e in particolar modo sulla questione rifiuti, e spera con forza che il governo possa resistere.

Clienti stupratori

Nella stessa intervista inoltre Virgina Raggi ha detto la sua sulla questione prostituzione: a suo avviso rappresenta una forma di violenza sessuale. I clienti sono da punire, così come stabilito nelle recenti norme previste dal nuovo regolamento della Polizia di Roma: sono infatti gli stessi clienti che si possono paragonare a degli stupratori, in quanto utilizzano un corpo già in vendita.

Il sindaco inoltre dichiara di essere al lavoro su una legge che possa equiparare la prostituzione alla violenza sessuale, sul modello legislativo proposto in Svezia: multare i clienti secondo Raggi è la misura migliore per arginare questa forma di violenza. La sua posizione è contraria a quanti vogliono legalizzare e regolamentare la prostituzione: a suo avviso infatti persisterebbe il fenomeno della tratta e lo sfruttamento di esseri umani.

Ed è proprio questo mercato, retto sul sopruso, che bisogna combattere.

Anche su questo tema la sua opinione è contraria alle posizioni della Lega, favorevole alla liberalizzazione del fenomeno e all'introduzione di un sistema moderno di case chiuse, al fine di tassare e regolamentare la prostituzione. Ostacolo però a questa riforma sono i dispositivi previsti dalla Legge Merlin, più volte difesi dalla Corte Costituzionale che mai ha accolto i vizi di costituzionalità.