Tempi duri per la famiglia Benetton, azionista di maggioranza della società Autostrade per l’Italia, concessionaria della gestione di diverse arterie autostradali italiane, tra le quali quella che percorreva il ponte Morandi di Genova, crollato nell’estate 2018. La strage di Genova ha naturalmente lasciato degli strascichi giudiziari, concretizzatisi nei giorni scorsi con l’arresto di tre tecnici di Autostrade, accusati dai pm di Genova che conducono l’inchiesta di aver falsificato alcuni rapporti sullo stato di salute di altri due viadotti, uno in Liguria e l’altro in Puglia.

A questo proposito, la holding dei Benetton, che detiene il 30,25% di Atlantia e, quindi, controlla Autostrade, ha annunciato azioni legali in sua difesa. Ma i guai per la nota famiglia veneta non finiscono qui, visto che il leader del M5S, Luigi Di Maio, ha annunciato l’intenzione dei pentastellati di insistere con la richiesta di revoca delle concessioni autostradali. Ora, poi, anche il veto posto in questo senso dal Pd sembra scricchiolare. Già alcuni giorni fa c’erano state dichiarazioni di Graziano Delrio, mentre oggi il quotidiano La Stampa riporta l’intenzione dei dem di accettare la revoca per le società dei Benetton, anche se solo per il tratto genovese.

Di Maio avverte i Benetton: ‘Andiamo avanti con la revoca delle concessioni autostradali’

Dopo aver ricevuto la mazzata sulla nuova inchiesta genovese che ha portato all’arresto di tre tecnici di Autostrade, questa mattina i Benetton si sono dovuti sciroppare anche la tirata d’orecchie del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

“Andiamo avanti con la volontà di revocare le concessioni autostradali ai Benetton, azienda che non ha fatto la manutenzione del ponte Morandi”, ha dichiarato il capo politico M5S durante un incontro che si è tenuto al Tempio di Adriano a Roma. Di Maio ha puntato il dito contro “quella gente” che aveva il dovere di fare manutenzione sul Morandi e sugli altri viadotti, giudicando “assurdo” il fatto di non prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi della revoca delle concessioni.

Il leader M5S si è inoltre detto compiaciuto del fatto che anche per il Pd la revoca non rappresenti più un “tabù”.

L’apertura del Pd è solo parziale

Ma a cosa fa riferimento il capo del M5S quando parla di cambio di rotta anche del Pd sulla vicenda Autostrade? La risposta sta in un retroscena rivelato questa mattina, 14 settembre, da La Stampa, in cui si svela la presunta volontà di Zingaretti e compagni di aprire alla revoca della concessione autostradale ad Autostrade, anche se solo “per il tratto genovese”. Anche il quotidiano torinese utilizza come Di Maio il termine “tabù”. A far cambiare rotta al Pd, anche se solo parzialmente, sono state probabilmente le recenti inchieste appena citate.

Ma, ad onor del vero, va aggiunto che il capogruppo alla Camera, Graziano Delrio, già alcuni giorni fa aveva dichiarato testualmente: “Alcune concessioni, in particolare quelle collegate alla tragedia del Morandi, vanno riviste con esperti che potranno anche arrivare fino alla revoca”. Insomma, non una buona notizia per i Benetton.