Nicola Porro, nel tradizionale appuntamento con la sua rassegna stampa online, ha avuto modo di soffermarsi su quella che, a suo avviso, sarebbe un'evidente disparità di trattamento mediatico verso i due casi che in questi giorni stanno animando il dibattito politico e non solo.

Da un lato c'è il commento di Daniele Capezzone all'abito indossato dal neo ministro per le Politiche Agricole Teresa Bellanova in occasione del giuramento al Quirinale; dall'altro c'è il post del caporedattore di Rai Radio 1, Fabio Sanfilippo, che ha preannunciato la fine politica di Matteo Salvini, l'eventualità che possa addirittura suicidarsi e, per finire, si è soffermato sulla necessità di un percorso di rieducazione per la figlia di 6 anni dell'ex vicepremier.

Porro non ha condiviso l'ampio spazio dato dalla stampa e dai media alla battuta di Capezzone e, invece, la scarsa attenzione mostrata nei confronti della vicenda Sanfilippo-Salvini.

Porro difende Capezzone ed elogia la Bellanova

Il conduttore di Quarta Repubblica non ha fatto mistero del rapporto di amicizia che lo lega a Capezzone, i cui articoli spesso vengono pubblicati sul suo sito ufficiale. Ad ogni modo ha evidenziato come, a suo avviso, l'ex portavoce di Forza Italia non abbia fatto nulla di male nel commentare l'outfit del neo-ministro: "Si è permesso - ha sottolineato Porro - di fare una battuta sul vestito blu elettrico della Bellanova, definendolo orribile".

Subito dopo il giornalista capitolino ha applaudito la reazione dell'ex sindacalista, dicendo: "Ha risposto in maniera stupenda.

La risposta denota grandissima intelligenza". La nuova responsabile del dicastero per le Politiche Agricole ha affermato di aver scelto quel vestito perché in quel frangente si sentiva "elettrica" proprio come il colore della stoffa. Una replica che avrebbe anche potuto chiudere la querelle, evitando così la baraonda mediatica che invece si è ugualmente scatenata.

"Si sarebbe potuta confinare - ha continuato Porro - su una battuta più o meno riuscita e su una risposta sicuramente azzeccata. Quello che è incredibile - ha proseguito - è che è diventato un caso politico".

Porro non condivide la linea della stampa e dei media

"Oggi - ha detto l'ex presentatore di Matrix - mi accorgo con un trafiletto che un giornalista della Rai che non è Capezzone, ma il caporedattore di Radio 1, non l'ultimo arrivato, e pagato da tutti quanti noi legittimamente, augura il suicidio a Salvini".

Questo duro intervento ai danni del leader della Lega, per il conduttore Mediaset, in realtà, rappresenta solo la punta dell'iceberg: "Questo passi fino ad un certo punto, retoricamente".

Infatti Nicola Porro non ha affatto digerito il riferimento alla figlia dell'ex ministro degli Interni che, stando al post di Sanfilippo: "Dovrà fare un percorso di riabilitazione". E così il 50enne capitolino ha rimarcato: "Stiamo rompendo a Capezzone che ha fatto una battuta, e sul giornalista Rai pizzicato su questo post che dice 'lo rifarei', stiamo zitti e muti".

"Perché i giornali non hanno avuto lo stesso atteggiamento che hanno avuto per Capezzone?", si è chiesto Porro con un interrogativo piuttosto polemico.