Ieri il voto di Rousseau ha approvato il nascente esecutivo a guida M5S-Pd ed oggi, mercoledì 4 settembre, il premier incaricato Giuseppe Conte salirà al Quirinale per presentare la squadra dei ministri al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e prestare giuramento. Luigi Di Maio si è detto convinto che questa legislatura durerà 5 anni, mentre l'ormai ex ministro dell'interno Matteo Salvini, duro, l'ha definito un "governo di poltronari".

Verso il giuramento al Quirinale

Oggi, a meno di un mese dall'apertura della crisi di governo, potrebbe nascere il nuovo esecutivo giallorosso guidato da Giuseppe Conte.

Il premier incaricato, nel pomeriggio salirà al Colle e, non è escluso che, nelle prossime ore, i nuovi ministri prestino giuramento davanti al Capo dello Stato.

ieri, la base grillina, votando sulla piattaforma Rousseau, si è detta favorevole all'asse MS5-Pd: i "sì" sono stati, infatti, 63.146 (79,3%), mentre i "no" sono stati 6.488 (20,7%). Un vero "plebiscito" ha sottolineato orgoglioso il leader pentastellato Luigi Di Maio che ha dato il via alla "lunga notte" di Conte. Il presidente del Consiglio incaricato, infatti, si è messo subito al lavoro per preparare la nuova squadra di governo. Dopo ore di incontri con i diversi leader di partito, le "caselle" sono state tutte riempite.

Secondo quanto riportato dalle principali agenzie di stampa nazionali, la poltrona di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, potrebbe toccare all'attuale segretario generale di Palazzo Chigi, Roberto Chieppa o a Giuseppe Busìa (ora segretario generale della autorità garante della Privacy).

Il ministero dell’Economia, invece, potrebbe toccare all'europarlamentare dem Roberto Gualtieri, mentre al Mef, i nomi più quotati sono quelli dei tecnici Giuseppe Pisauro e Salvatore Rossi

Anche il ministero dell'Interno, secondo un'indiscrezione che circola ormai da qualche giorno, potrebbe andare ad un tecnico. In pole position ci sono i nomi del prefetto Luciana Lamorgese e di Franco Gabrielli, capo della polizia.

Luigi Di Maio, accantonato il sogno di rimanere vice premier, sembra destinato alla Farnesina: con ogni probabilità, sarà il nuovo ministro degli Esteri, mentre il suo posto, al Mise, potrebbe essere preso da Paola De Micheli, da Laura Castelli o da Stefano Patuanelli. Alla Difesa, invece, il nome più accreditato è quello di Lorenzo Guerini, dem già presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir).

Dario Franceschini, invece, guiderà i Beni Culturali

Matteo Salvini: 'Non durerà'

Nicola Zingaretti, segretario Pd, è pronto ad iniziare la nuova avventura legislativa e su Facebook ha dichiarato che sta lavorando per un governo di svolta che cambierà l'Italia, riducendo le tasse sul lavoro, rilanciando la scuola e la ricerca, e modificando in maniera radicale i decreti sicurezza.

L'ormai ex "inquilino" del Viminale, Matteo Salvini, nelle scorse ore invece ha attaccato duramente il nascente governo a trazione Pd e M5S; sottolineando che non durerà e definendolo un "esecutivo degli orrori e dei poltronari" ha puntualizzato che, ad un certo punto, si tornerà alle elezioni: "Poi toccherà a noi''.

Ieri, sempre sui social, aveva dichiarato: "Onore e dignità valgono più di cento ministeri" e quindi aveva ribadito con #maicolPD". Luigi Di Maio, a distanza, gli aveva però replicato, inchiodandolo alle sue responsabilità: "Al governo ci potevi stare, ma hai deciso di metterti da parte".