Nonostante siano passati ormai alcuni anni, il caso dell’Air Force Renzi non sembra ancora chiuso. L’Airbus 340/500 che la Presidenza del Consiglio avrebbe affittato in leasing dalla compagnia aerea araba Etihad, quando Matteo Renzi sedeva a Palazzo Chigi, continua infatti a far discutere. È il Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio, da sempre acerrimo avversario del leader della neonata Italia Viva, a riaprire una ferita non ancora rimarginata, avanzando addirittura l’ipotesi che la società UHTL, dalla quale gli arabi avrebbero acquistato l’enorme aereo, non sia mai esistita, oppure che rappresenti soltanto una “semplice sigla”, un “fantasma”, per coprire il fatto che l’Airbus fosse già di proprietà di Etihad al momento dell’affare chiuso con Renzi.

L’articolo di Daniele Martini sul giornale di Travaglio: ‘Un fantasma dietro l’Air Force Renzi’

Il giornalista del Fatto Quotidiano, Daniele Martini, scomoda addirittura Winston Churchill, lo storico Premier britannico ai tempi della Seconda Guerra Mondiale contro la Germania di Hitler, per descrivere la situazione che si è creata intorno al caso del cosiddetto Air Force Renzi. “Un rebus, avvolto in un mistero che sta dentro a un enigma”, scrive Martini per descrivere il fatto che, più si scava a fondo a questa storia, più emergono “stranezze”. Come il fatto che “perfino la proprietà originaria dell’Airbus 340/500 è misteriosa, avvolta nel fumo di una sigla: UTHL”. L’unica cosa certa al momento, prosegue Martini, è che la compagnia aerea Etihad avrebbe acquistato quell’aereo pagandolo 6,4 milioni di euro, per poi girarlo in affitto (leasing) alla presidenza del Consiglio rappresentata da Matteo Renzi per la modica cifra di 168 milioni: “26 volte il valore dell’aereo stesso”.

I dubbi sull’affare chiuso tra Etihad e Matteo Renzi

La cosa che non torna al cronista del Fatto Quotidiano è che Etihad gestisse già in precedenza l’Air Force Renzi tramite leasing, ma che, su richiesta dello stesso governo italiano, lo abbia riscattato diventandone proprietaria, subito prima di ‘girarlo’ al Premier. Un comportamento inspiegabile quello dei due contraenti secondo Martini.

Ecco perché al giornalista del Fatto - dopo aver spiegato per filo e per segno i termini dell’accordo che avrebbe portato all’affitto dell’Airbus 340/500, da parte dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi - sorgono alcuni dubbi lancinanti. Perché la società UTHL, che in teoria avrebbe tutto l’interesse a farsi conoscere dai suoi potenziali clienti sul mercato, resta avvolta nel mistero?

L’ipotesi avanzata dal giornalista è innanzitutto che Etihad abbia “qualcosa da nascondere”. Forse UTHL non è “mai esistita”, oppure è solo una “semplice sigla” che non nasconde nulla dentro di sé? L’aereo dunque potrebbe già essere stato di proprietà degli arabi prima di essere dato in leasing a Renzi.